Mani!air.enti e Comnni del Circondario di Bari
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Loseto (1100 ab.). — All'altezza di 92 metri sul livello del mare ed a 4 chilometri da Canneto di Bari, in pianura amena ma povera d'acqua, con alcune opere pie e con territorio produceute in copia granaglie, olio, vino, lino, mandorle e altre frutta. Vi è anche in tiore la pastorizia.
Cenni storici. — Fu anticamente un feudo dei Ruggieri.
Coli, elett. Acquaviva delle Fonti — Dioc. Bari — P2 e T. a Bitritto, Str. ferr. a Bari.
Montrone (3750 ab.). — A 151- metri d'altitudine ed a mezzo chilometro a levante da Canneto di Bari, in territorio fertilissimo, di granaglie principalmente. Nella sua chiesa principale ammirasi un San Francesco da Paola attribuito al Tiziano. Fu un feudo della famiglia Bianchi.
Uomini illustri. — Diede i natali al marchese di Montrone, che visse nella prima metà del secolo nostro, fu peritissimo nella letteratura classica ed ebbe amicizia col Costa, col Leopardi e con Pietro Giordani, che scrisse di lui.
Coli, elelt. Acquaviva delle Fonti — Dioc. Bari — P? e T. locali, Slr. ferr. a Bari.
San Nicandro di Bari (7200 ab.). — Giace all'altezza di 183 metri sul mare, a 5 chilometri a ponente da Canneto di Bari, parte in colle e parte in piano, con alcuni belli edifizi, tra cui la chiesa parrocchiale ed un mirabile castello medioevale, di forte ed artistica costruzione. Tre opere pie.
11 territorio ò feracissimo, e nelle buone annate copioso è il raccolto di granaglie di varie sorta, di vino, olio, mandorle e frutta d'ogni specie. Allevamento di bestiame.
Cenni slorici. — Fu un fendo successivamente di Anselmo Capi osa e della chiesa di San Nicola di Bari.
Coli, elett. Acquaviva delio Fonti — Dioc. Bari — Pa e T. locali, Str. ferr. a Bitelto.
Valenzano (4G00 ab.). — All'altezza di SG metri sul livello del mare, a 5 chilometri a nord-est da Canneto di Bari, in pianura, con parecchi bei fabbricati e chiesa parrocchiale. Il territorio, fertile e ben coltivato, produce principalmente granaglie di varie specie, vino, olio, frutta. Bestiame in buon numero. Malti torchi da olio e commercio attivo dei prodotti locali e di gabbie di giunchi per l'estrazione dell'olio dalle ulive.
Coli, elelt. Acquaviva delle Fonti — Dioc. Bari — P3 e T. locali, Str. ferr. a Bari.
Mandamento di CAPURSO (comprende 5 Comuni, popol. 27,100 ab.). — Territorio ferace di vino, olio e principalmente di mandorle saporite, e quasi tutto su tufo calcareo pliocenico frammisto a testacei (conchiglie marine), eccellente materiale da costruzione, di cui si fa esportazione nei paesi vicini e remoti, del pari che di un'argilla buona per terraglie e figurine.
Capurso (52ò0 ab.). — Siede a 74? metri sul livello del mare ed a 9 chilometri a scirocco da Bari, in ridente situazione fra il mare e le Murgie. Ila una chiesa matrice di elegante architettura, a tre navate con belle statue, ricchi stucchi e nella torre dell'orologio una statua colossale di Dio Padre. Nella chiesa del soppresso convento dei Paoletti ammiratisi la statua di San Paolo e una miracolosa Madonna del Pozzo, cosidetta per essere stata rinvenuta nella cisterna tutta scavata nel vivo sasso, nel monastero dei frati della Riforma di San Pietro d'Alcantara, nel quale è una biblioteca doviziosa. Bella ed antica e la casa baronale con sala amplissima, già dei principi Della Rocca d'Aspide Filomarino. Fabbriche di olio, di fiammiferi in legno, ecc.
Cenni storici. — Capurso fu fondato fra il IX e il X secolo, s'ampliò rapidamente e possedè un grande ospedale. Fu sottoposto a varie famiglie principesche, che lo cinsero di mura con fossi. Cessato coi Filomarino il dominio feudale, vi si aprirono vie ampie e diritte e furonvi costruiti begli edifizi.
Nelle vicinanze di Capurso sorgevano in addietro i villaggi cosi detti di Casabottola e di Magliano, ora intieramente distrutti ; e verso ovest sorgeva anche un Panteon,
ili — I a Patria, voi. IV.