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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Itali,Meridionale
   - Mandamenti o Comuni «lei Circondario di lìarl
   caso private ruslruito con buon gusto; casa di pena; asilo infantilo Giuseppe I)cl lìe. Molto fabbriche d'olio e di paste alimentari, di sapone e molti negozi di vino.
   l'oro lungi dalla città sorgo la chiosa di Siuit't (ronzio, suo protettore, con 1*11 issi ma grotta sottostante, in cui, giusta la tradizione, questo santo cercò il il rifugio por sottrarsi alle persecuzioni di Nerone. Fu scoperta por caso nel 111 secolo dell'óra nostra e divenne un oggetto di venerazione per alcuni e d'ammirazione per tutti i naturalisti. K ben lo merita por la varietà delle stalattiti pendenti, le quali, accozzandosi ili alcune parti, formano colonne od arcate ragguardevoli, serpeggiando su por le vòlte e distendendosi a guisa di bianchi veli. Maraviglioso ne è lo spettacolo durante il giorno: la luce, addentrandosi a traverso ini foro in una di quelle vòlte, si rinfrange nelle pareti tingendole di vive e vaglie tinte varianti.
   Cenni storici.— Codesta Tu rum (Turi) non vuoisi confondere con la celebre Thurìum (Turio) città dell'antica Magna Grecia, di cui tratteremo ampiamente nella provincia di Lecce. Turiti», ora Turi, era una città dell'Apulia ricordata soltanto da Plinio, il quale l'annovera fra le città di quell'antica provincia. Il nome degli abitanti è scritto Tut ini nel testo presente di Plinio, ma è probabile che abbiasi a leggere Tur ini e che il sito di Turimi sia l'odierna Turi. La quale appartenne in prima ai principi di Taranto e passò poi in fetido degli Acquaviva, che la venderono ad Isabella Caracciolo. Fu quindi dei Nava, dei Moles e dei Vennsio.
   Uomini notevoli. — Vi nacque, nel 181:5, il vivente letterato Piero De Donato-Giannini, professore in varii licei ed istituti tecnici ed autore di varii scritti: Della vita e delle opere di Massimo D'Azeglio; Giusti e D'Azeglio; Versi e prose ; Le Lettere italiane negli istituti tecnici, ecc.
   Coli, elett. Acquavite delle Fonti — Dioc. Conversano — P2 e T. locali, Str. ferr. a Polivano.
   San Michele di Bari (5700 ab.). — A 231 inetri d'altezza sul livello del mare ed a 7 chilometri ila Turi, in territorio assai fertile, ma non interamente coltivato. Qualche bella chiesa con alcune case di bello aspetto. Ospizio pei poveri. Torchi ila olio, negozi di farine, di frutta, ecc. I prodotti principali consistono in granaglie, olio, vino, frutta d'ogni sorta. I terreni incolti sono coperti di boschi, dai quali si taglia legna da ardere, e di pascoli con bestiame numeroso.
   Cenni storici.— San Michele (a cui fu poi aggiunto Di Bari) fu fondato da ima colonia di Serbi, la quale sbarcò, nel 1615, a Barletta per sottrarsi alle persecuzioni dei Turchi ed ottenne dall'allora signor feudale di Casainassima licenza di fabbricare questo villaggio; ma non avendo poi questi Serbi, in capo ad alcuni anni, voluto rinunciare al loro rituale greco, furono, a richiesta della Corte papale, espulsi dal regno.
   Coli, elelt. Acquaviva delle Fonti — Dioc. Rari — P2 e T. locali, Str. ferr. ad Acquaviva.
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