l'arie Oliarla - Malia Meridionale
di ossero trattati quali cittadini (tanir/itain cives) jier tutto il regno: privilegio confermato poi da Carlo V nel 1 >:{(;. Nel 1D0G Ferdinando il Cattolico la diodo in dono a Gaetano Onorato. Nel giorno b' febbraio I.V32, stanca della servitù feudale, l'università di Allainiira si riscattò con ducati 25,000 e divenne citta libera soggetta alla Corona, come si ricava da pergamena esistente nel Museo civico.
Nel 17'J'J fu il baluardo del partito repubblicano del distretto e, avendo ricusato di schiudere le porte alle masnade del cardinal Itnlfo, fu presa, dopo una resistenza ostinata, d'assalto, a cui tennero dietro ima strage orrenda ed un saccheggio efferato.
Sulle mura che cingevano anticamente la città fu impiccato, nel secolo XIV, Pipino, conte di Minervino. Nel castello di Altamura, ora scomparso, morì strozzato, il lo novembre 1 W3, dai proprii servi, ad istigazione credesi del suo nipote ed erede Ferdinando 1 d'Aragona, l'ultimo principe di Taranto, Gian Antonio Orsini, figlinolo di Rainiomlello Orsini e di Maria d'F.nghien, che divenne la terza moglie di re Ladislao.
Uomini illustri. — Altamura fu la patria di Luca De Samuele Cagna/zi, nato nell'anno 17G1, morto nel 1S52, peritissimo nella fisica e nella statistica, autore di varie opere pregevoli e deputato di 15ari nel parlamento napoletano del ISiS. Altamura diede anche, nel 1795, i natali a Francesco Saverio Merendante, autore delle opere liriche: Il Giuramento (1S37), Il Bravo (1S39), ecc., morto a Napoli il 17 dicembre del 1870. Si potrebbero notare molti altri nomi di artisti e scienziati che hanno illustrata la loro Altamura; ma non si devono lasciare nell'oscurità Giacomo 'fritta, direttore al principio del secolo del Conservatorio di musica in Napoli, maestro di Saverio Mercadante, e Vincenzo Lavigna che, anche nel principio del secolo, fu per concorso direttore della Scala in Milano, e maestro di Giuseppe Verdi.
Degli illustri viventi di Altamura inerita menzione il barone Ottavio Serena, uomo politico e letterato, nato nel 1837, laureato in legge a Napoli, segretario nel 18G0 del Governo provvisorio a Bari, ispettore scolastico, deputato di Altamura, segretario generale del Ministero dell'interno ed oggi senatore del Regno. Pubblicò: Su una monografìa della città di Altamura; Alcuni fatti della rivoluzione del 1799; Della città di Amantca; Della consuetudine dotale della città di Altamura; Sulla riforma della legge elettorale politica; Di un'antica università degli studi nelle J'uglie, ecc.
Coli, elett. e Dioc. Altamura — P\ T. e Str. ferr.
Mandamento di GIOJA DEL COLLE (comprende il solo Comune omonimo). — Territorio nell'altipiano delle Mnrgie, diverso assai dalla regione costiera, come abbiamo veduto. Granaglie, vino, pascoli e bestiame.
Gioja del Colle (19,000 ab.). — Sorge a 3G0 metri d'altezza sul livello del mare, a 33 chilometri a levante da Altamura e quasi ad ugual distanza fra Bari e Taranto, vale a dire fra l'Adriatico e l'Jonio. Il territorio circostante è, per un raggio da 2 a 4 chilometri, di natura tufacea, e quindi fertile; al di là si rientra nella Murgia calcarea sterile.
È una città bella, ricca, industriale e commerciale, divisa in più rioni, con vie ampie, ben selciate e cogli avanzi di un vecchio castello (fig. 19). Ila pure un teatro bene ornato, un ospedale fondato nel ISSO, coll'annua rendita di lire 1000 e varii istituti pii. Nelle adiacenze, e segnatamente nelle due regioni di Monto Sannone e Santa Sofia, furono dissotterrati molti vasi antichi di gran valore e monete greco-romane.
Convitto governativo provinciale di viticoltura ed enologia, banche e banchieri, fabbriche di botti, di carte da giuoco, di liquori, d'olio d'uliva, di paste alimentari, di scope. Molini a vapore, tintorie, tipografie, librerie, cave di tufo e di calcare, fornaci da calce, ecc.
Cenni storici. — Gioja del Colle fu una città molto cara al grande imperatore Federico lì, che vi si recava spesso a caccia; credesi edificata nel VI secolo e fu uu feudo