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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Abruzzi
   -11
   interno verso il canale collettore e il bacino di ritenuta; altri di minore importanza li alimentano ed altri infine servono all'irrigazione o possono, mediante cascate, essere adoperati come forza motrice.
   Il nuovo Principato del Fucino — di cni Vittorio Emanuele II concesse il brevetto ad Alessandro Torlonia — si compone dei terreni conquistati per tal modo sul lago ed ha un'estensione di circa 15.000 ettari. Costò la somma enorme di 43.137.209 lire, delle quali 24.203.994 pel solo prosciugamento. Una larga strada quasi circolare e lunga 52 chilometri ne traccia i confini e ad essa mettono capo tutte le altre che solcano l'ampia distesa, fiancheggiate da bellissimi pioppi in mezzo alle praterie verdeggianti, ai campi ubertosi, ai vigneti e frutteti clic vanno crescendo rigogliosi. La diga del bacino va ornata d'un doppio filare d'acacie. Alcuni piccoli bacini, alimentati dalle sorgive, servono qua e là nelle regioni a nord e a est alla piscicoltura. Più oltre si stende il laghetto, che è quanto rimane dell'antico lago; esso abbonda di pesci.
   Da oltre dieci anni stette a capo della vastissima azienda l'ing. comni. Lorenzo Botti, il quale die mano felicemente all'opera grandiosa della bonifica agraria dell'antico lago prosciugato. Circa 1000 ettari furono trasformati in quaranta poderi ciascuno da 25 a 30 ettari, alla maniera toscana, con comodissime case coloniche situate a due a due, lungo le quattro strade che attraversano questa zona e distanti un chilometro una coppia dall'altra, giusta le consuetudini degli antichi Marsi narrate da Cesare.
   A est 100 ettari di prati marcitoi, piani irrigui alla maniera lombarda e medicai, con una cosidetta bergamino, ricca di 120 mucche o vacche svizzere, dalle quali trag-gonsi burro squisito, ottimi formaggi di grana e stracchini. Altri 250 ettari sono coltivati direttamente dall'Amministrazione quali culture modello; il rimanente è dato in affitto. Sorgono qua e là scuderie superbe, in cui si allevano cavalli magnifici; porcili, ovili, magazzini immensi ed ultimamente, ai 150 fabbricati, che costarono più di un milione e mezzo di lire, ne furono aggiunti altri due: una chiesa e una scuola, divenuta necessaria per quella popolazione di circa 7000 agricoltori, coloni e mezzadri, cui voglionsi aggiungere altri 7000 fra lavoratori per la coltivazione, per lo spurgo dei canali, per la manutenzione delle strade e impiegati nelle varie aziende; popolazione che, la mercè dell impresa colossale del Torlonia, subentrò ai 200 o 300 pescatori che vivevano in addietro sulle sponde del già lago Fucino.
   Viabilità negli Abruzzi e Molise in parte. — Le condizioni della viabilità sono di molto migliorate in questi ultimi tempi, e vanno ogni giorno più ponendosi in grado di rispondere ai bisogni del commercio locale non solo, ma di essere al medesimo incitamento ad accrescersi e svilupparsi.
   Completando la enumerazione delle linee ferroviarie in esercizio, abbiamo: P la linea litoranea-adriatica, che mette in comunicazione gli Abruzzi tanto coll'Alta Italia quanto coll'Italia meridionale ; 2° la linea Roma-Avezzano-Solmona ; 3° la linea Solmoiia-Aquila-Rieti-Terni, per cui l'Abruzzo è riunito ali Umbria; 4° il tronco Solmona-Pescara, per cui la linea Ronia-Solniona viene a rannodarsi colla litoranea Adriatica; 5°il tronco Giulianova-Teramo, che dovrà prolungarsi ricongiungendosi forse alla linea Solmona-Aquila-Terni; 6° la linea Tennoh-Canipobasso-Benevento, per cui gli Abruzzi vengono posti in comunicazione diretta con Napoli ; 7° il tronco Solmona-Isernia.
   Le principali vie carrozzabili sono: 1° la nazionale, che, proveniente da Rieti, tocca Aquila, Solmona ed Isernia, attraversando gli Abruzzi e facendo capo a Napoli ; —2° la strada litorale, che procede lungo l'Adriatico ed attraversa il Tronto, la Vibrata, il Salinello, il Tordino ed il Vomano, unendo direttamente Ancona con Pescara. Quivi giunta l'antica strada si volge ad occidente ed a Popoli va ad unirsi alla nazionale, proveniente da Aquila; — 3° la strada che, continuando lungo il litorale in prosecuzione di quella testò accennata, giunge ad Ortona, dova ripiega ad occidente e, per Orsogna