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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
lt)
Parte Quarta — Italia Meridionale
displuvio apenninico, attraversa una galleria di circa 3000 metri e scendo quindi, per Vastogirardi, Carovilli, Pescolan ciano e Carpinone, ad Isernia, capoluogo di circondario della provincia di Campobasso, all'altezza di 457 metri sul mare.
La nuova lìnea ferroviaria, con ventiline stazioni, attraversa paesi pittoreschi ma poveri di industrie, onde potrà l'alpinista girovago ammirare il dorso dirupato della Majella, lieto di percorrere in ferrovia per circa 40 chilometri (quanti se ne annoverano da Causano fin sopra Alfedena) tutta una regione che sorge oltre i 1000 metri sul livello del mare e dove Quintino Sella diceva che cessa il dovere di salutare cavandosi il cappello e potrà parimenti il paesista contemplare il profilo vaporoso del Malese e il cacciatore far buona preda; ma la vaporiera spanderà per ora con poco profitto le sue capricciose volute di fumo in quei solitari! altipiani e soltanto l'avvenire potrà apportare a traverso quei monti una più intensa corrente di traffico.
Questa nuova linea Solinona-Isernia, che deve aver costato circa 70 milioni, fu studiata ed eseguita in circa sei anni dalla Società delle Ferrovie Meridionali. Le difficoltà superate, a cagione della topografia alpestre della regione e di altri ostacoli stradali e climatici, costituiscono un nuovo trionfo dell'intelligenza e del lavoro.
2. Strade carreggiabili. — 1° L'Abruzzese, da Antrodoco, Aquila, Popoli, Solmona, Castel di Sangro e Napoli; 2° delle Marche, da Aquila, Acculinoli ed Ascoli Piceno; 3° la Marsicana, da Sora, Avezzano e Aquila; 4° la Sabina, Avezzano-Cittaducale ; 5° la strada Pescina-Castel di Sangro per Pescasseroh e Alfedena.
Da queste cinque grandi vie partono molte altre strade carreggiabili, che servono ad allacciare i borghi più importanti alle principali arterie del commercio. Numerosissime poi sono le strade comunali. __
I Vestini.
La provincia d'Aquila era abitata nei tempi antichi, dalla costa dell'Adriatico alle alte montagne presso le fonti dell'Atenio, da un popolo denominato i Vestini, confinanti coi Sabini, gii Equi, i Marsi, i Peligni e i Maiì ueini. Lungo la costa dell'Adriatico non occupavano che l'angusto spazio fra le foci dell'Atei no e della Piomba (Malrinus), la quale ultima formava probabilmente il limite settentrionale del loro territorio, dalla sua foce alle sue fonti, e di là al giogo altissimodell'Apeiiiiino centrale la loro frontiera esatta mal si può rintracciare.
Niun autore antico ci ha trasmesso notizie precise intorno all'origine ed alle affinità dei Vestini, ma par non abbiavi ragione ili dubitare ch'eglino, al paro dei popoli contermini, fossero di razza sabina. La stretta connessione fra le quattro tribù dei Vestini, Marrncini, Peligli! e Marsi si può accogliere quale una forte presunzione della loro origine comune e pare abbiami linone ragioni per supporli tutti derivanti da un ceppo snbinico.
La prima menzione dei Vestini nell'istoria occorre nel 324 av. C., quando strinsero alleanza coi Sanniti contro Roma. C'era da temere che il loro esempio fosse prontamente seguito dai Marnici ni, Peligni e Marsi, ina tal 11011 fu il caso e i Vestini, non sorretti dai loro alleati, furono incapaci a resistere alle armi romane : essi furono sconfitti e dispersi dal console D. Giunio bruto e si rinchiusero nelle loro città fortificate, di cui Cutìna e Gingilla furono prese, una dopo l'altra, d'assalto.
Da quel tempo nulla più si sa dei Vestirli sino al 301 av. C., in cui strinsero coi Romani 1111 trattato, il quale par fosse un'alleanza ron condizioni favorevoli e d'allora in poi 1 Vestini divennero alleati fedeli della repubblica nascente. Nella dinumerazione delle forze degli alleati italici, nel 225 avanti C., Polibio fa menzione dei Vestini. in 1111 coi Marsi, Marrncini e Frentani (i Peligni sono omessi) e ragguaglia il loro contingente riunito a 20.000 fanti e -5000 cavalli.
Altra menzione dei Vestini 11011 occorre nell'istoria sino allo scoppio della Guerra Sociale Italica 0 Marsica, nel 90 av. C. (1).
(1) « Fu detta Sociale perchè di più popoli uniti in società contro i Romani, come aMn'am visto trattando dei .Marsi. 1 prodigi di valore lutti ita tutti i confederati 111 lsenna, Venato, tintinnito. -Vola, Stabia, .N'ocena,