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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
lt) Parte Quarta — Italia Meridionale
Fif, 4. — Aquila ; 11 Castello.
Architetto del castello fu Pier Luigi de Scriva Valentino, cavaliere gerosolimitano, linei desso che, nel 1558, eresse anche Castel Sant'Elmo in Napoli.
Del suddetto Pietro di Stefano è anche la porta del castello, rammentata dal Ticozzi nel suo Dizionario degli architetti e pittori (voi. III, pag. 327) e di cui così scrisse il Leosini nei Monumenti storici della città d'Aquila: « Sopratutto è degna di essere ammirata la bella porta, la quale è tutta vestita ili bianca, finissima pietra calcarea, sculta a fiorami e festoni con un finissimo lavorìo che non ha pari. Ritratta al vivo è la ferocia dei due draghi che sostengono con le branche lo stemma imperiale perfettamente inciso; intorno ad esso è il tosone e di qua e di là vi sono due grandi cornucopie; Panna è sormontata da un'aquila dalla gemina testa; più su vi è una corona dì tutto rilievo, sotto altri due draghi e, sull'alto della porta, un teschio ed ima croce » (fìg. 5).
Il castello d'Aquila è immenso, ili forma quadrata, con mura di enorme spessezza, munito agli angoli di torri basse, cinto da 1111 fossato profondo, già con ponte levatoio ed ora con 11110 in pietra. Di presente (1 castello, accresciuto con una costruzione moderna, serve per caserma.
CHIESE
Santa Ilaria di Colleniaijijiu. — Sorge poco lungi dalla porta di Oollemaggio sopra una collina polverosa e ventosa ed appartiene a quella architettura neo-latina, di cui veg-gonsi in Aquila tanti nobili esempi. Fu innalzata fra il 1270 ed il 12S0 per opera dell'eremita Pietro del Morrone in 1111 luogo in cui veneravasi un'immagine miracolosa della Vergine. Ignorasi chi ne fosse l'architetto. La facciata, rivestita di pietre a due colori bianche e rosse, di un vaghissimo effetto, vuoisi annoverare fra le opere d'arte più insigni ed originali dell'Abruzzo (fìg. G). La porta di mezzo, una delle pia belle e magnifiche d'Italia, al dire del Lindi, si compone di cinque archi concentrici a tutto sesto, separati da vaghi ornati, da festoni di fiori, da svelti colonnini a spirale, con bellissimi angioletti 111 adorazione. L'arco è sorretto da due larghi pilastri tramezzati da colonnini e con nicchie disposte in bell'ordine, a guisa di tempietti tricuspidali, con statuette di santi e sante a tutto rilievo ; senonchò delle numerose statuette più