Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso', Gustavo Strafforello

   

Pagina (41/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (41/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Aquila
   35
   non no rimangono clic sei (fig. 7). Anche le due porte laterali con belle colonne a spirale e graziosi ornati, e i tre rosoni a guisa di finestre tonde su tutte tre le porte, sono degne di ammirazione (1).
   L'interno della chiesa, distrutto nel 1703 da un terremoto, a tre navate maestose, fu, trattone il pavimento a due colori, intieramente ammodernato. Ammiransi nelle pareti bei lavori in istuceo con figure a rilievo; ottimi freschi nel coro e nella vòlta della cupola, capolavoro di Lorenzo rSerettini ; quadri pregiati di scuola fiamminga; altri di C. Reutlier di Danzica, allievo di Rubens, del Malinconico;, dell'aquilano Giuseppe Martinez, oblato Celestino, del Calabrese, del Passeri, del Farciii ; pregevoli dipinti di Francesco da Montereale e di altri rappresentanti, oltre soggetti sacri, i fatti principali della vita di Celestino V; ì sepolcri degli abati Celestini e d'alcuni illustri aquilani, fra gli altri del celebre letterato e musicista Pasquale Trisfabocca ; e finalmente, per tacere d'altre opere, il
   mausoleo di papa Cele- Fig 5_ _ Aqillla Porta dJ GasteHo
   stino V, eretto a spese dell'Arte della Lana, mirabile per figure grottesche, intagli capricciosi, lavori finissimi di scalpello, condotti con granile e squisito magistero da Girolamo Vicentini, il cui nome si legge sotto l'iscrizione nel mausoleo in versi latini.
   La cassa d'argento rinomata, ornata eli vaglie scolture e cesellature contenente le reliquie del papa semplice e bonario e descritta dall'Alferi, dal Leosini e dagli altri storici aquilani, fu rapita, in un con altre reliquie preziose, da Filiberto di Chàlons.
   In Santa Maria di Collemaggio, addì 29 agosto 1294, il prefato eremita Pietro del Morrone fu coronato papa al cospetto di 200.000 persone, del re ili Napoli, Carlo d'Angiò e di suo figlio Carlo Martello, di molti vescovi, prelati, principi, baroni e. di quel conte Guido da Montefeltro, il quale, commosso a quella sacra e solenne funzione, si fece frate zoccolante di San Francesco, come canta Dante (Inf., c. xxvn):
   l1 fui uum d'arme fi poi fui cordigliero,
   Credendomi, sì cinto, fare ammenda.
   fi) Per cura del Governo e delia Commissione conservatrice dei monumenti, questa .stupenda facciata ili Santa .Maria di Collemaggio fu restaurata con gusto artistico da l'ommaso Gentile, scultore abruzzese.