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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quarta — Italia Meridionale
   Fig. 9. — Aquila (Chiesa di San bernardino) : Monumento sepolcrale di Maria Pereira.
   Pescocostanzo, e il coro ili noce con vaghi intagli è di Ferdinando Mosca, anch'esso di Pescocostanzo. La grande croce processionale in argento di Nicolò di Guardiagrele, del 1434, due quadri del Ciarpi e la Dìsputa di Gesù Cristo di G. Antonio da Lucoli adornano le due cappelle susseguenti ai due grandi altari: di Santìtmilio e di San Carlo dei Milanesi. Nel 1739 il vescovo D. Tagliatela fece edificare la bella cappella del Sacramento con la Natività, di G. A. da Lucoli. Ammirabile è poi il quadro di San Carlo Borromeo, opera di Teofilo Patini, abruzzese, onore dell'arte italiana. La chiesa di San Massimo fu restaurata non ha molto con freschi, nella vòlta, del Prugnoli e del Monaco.
   Saii Silvestro (fig. 11). — Questa chiesa, edificata sul principio del secolo XV, andava anticamente ornata tutta di dipinti; scrostando infatti l'intonaco che ne riveste la facciata scopronsi gli avanzi di antiche pitture, come il Cristo Morto nel coro. Atterrata in gran parte dal terremoto del 1703 la chiesa fu poi riedificata.
   All'altare della cappella Branconi era vi la Visitazione, copia dell'originale di Raffaello, ch'era la gloria di questa chiesa. Andò soggetto a varie vicende. Tolto a forza dal viceré 'di Napoli,Don Garzia di Avellaneda e 11 uro ed inviato a Filippo IV re di Spagna, ornò per qualche tempo PEscuiiale, finche Ferdinando VII ne fece dono al duca di Wellington. Gli altri dipinti sono i seguenti : freschi rappresentanti la Presentazione al Tempio, del Bedeschiiii; il Battesimo di Costantino, del Ciarpi, fiorentino (1617); la Natività, di Ottavio del Rosso, allievo del Cesura. Una scoi tura in legno di Cristo con la Madonna reputasi del secolo XIII. L'organo eccellente fu fabbricato nel 1574 da Giovanni Farina e Domiziano di Guardiagrele. La porta maggiore di stile gotico e le finestre sono fattura di Raffaele di Mastro Bartolomeo, valente scultore bergamasco. Nel vestibolo finalmente sonvi due freschi di Francesco di Paolo di Montereale, che rappresentano Costantino e la Madonna col Putto.
   San Giuseppa. — E notevole principalmente pel sepolcro dei Camponeschi, che fu la più potente famiglia aquilana sotto gli Angioini. Il monumento, eretto nel 1432, si attribuisce generalmente a Waltero o Gualtiero Alemanno, che fece il sepolcro dei Cantehno-Caldora nella badia di Santo Spirito presso Sol mona: è formato da due leoni, sopra il dorso dei quali ergonsi due colonne spirali che reggono l'arca, sul davanti della quale veggonsi scolpite vagamente in rilievo molte figure di santi. Sopra l'arca funerea è distesa una persona morta; uii'altra a cavallo, a tutto rilievo, con due genu alati che si addossano a due colonne, le quali sorpassano il monumento chiuso da un arco acuto (fig. 13). Sopra uno degli altari vicini vedesi una Pietà in rilievo, nello stile del Quattrocento.
   San Domenico. — Chiesa innalzata per voto fatto da Carlo II d'Angiò quando tro vavasi in Barcellona prigioniero di Pietro d'Aragona. Caduta nel più volte mentovato