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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Aquila
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   Fig. 11. — Aquila: Chiesa di San Silvestro (da fotografia).
   sono vaghissime le miniature che precedono ciascuna parte del codice, il quale è di una rara bellezza. Nelle ligure è ammirabile la finezza e varietà del lavoro. Le prospettive e i paesaggi spiccano sopra un fondo d'oltremare. 11 codice è del XV secolo e chiamasi Uffìzio della Beata Cristina.
   Ma il cimelio principale dell'Archivio è la collezione di veri tu n libri corali, provenienti dal convento soppresso di San Bernardino, meravigliosi tutti per lo splendor dei colori, per l'eleganza delle foglie e dei fiorami che fregiano i margini, per le frutta, 1 grotteschi, i paesaggi, le prospettive, le teste dei monaci, gruppi di perle, lettere ricamate e dorate che spiccano con singolare leggiadria sopra un fondo oltremare. Nel campo delle lettere veggonsi immagini allusive al fatto cui accenna lo scritto e in esse l'artista die prova di grande finezza di pennello, di venustà, vivacità e somma armonia di colorito. Di questi libri corali fu amanuense il IL Filippo dell'Aquila, morto nel 1450, ed alluminatoli Michelangelo Perugino, il quale nella pagina ov'è miniato Cristo con San Pietro e San Giovanni si raccomanda alle preghiere dei pietosi colla epigrafe seguente: Orate. Deum pm anima Michael Angeli Perus.
   In altri arinadii si conservano due teschi di agata scolpiti, buon numero di ceramiche rinvenute nelle rovine dell'antica Amiterno e molti arredi sacri d'argento.
   Palazzo De, Torres. — Sotto piazza Grande, edificato su disegno del cav. Cipriano di Norcia, contiene al primo piano una ricca galleria con quadri in tavola e in tela dell'antica Scuola fiorentina ed umbra, del Luini, di Guido Reni, del Guercino, del Donienicliino, di Polidoro e Michelangelo da Caravaggio, del Bagsano, di Annibale ed Agostino Caracci, del Ribera, dì Federico Barocci, del Borgognone, ecc. Vi si veggono i ritratti del Van Dyck, del Domenichino, di Gaetano Scipiouì, del Giorgione, ecc., e vi si