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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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Parte Quarta — Italia Meridionale
in un fossato e, correndo sino alle vicinanze di Coppito, raccoglie dodici rivi e si avvia cosi ingrossato ad Aquila.
Cenni storici. — Montorcale si suppone sorto sulle rovine, dell'antichissima Maronea di cui non si hanno notizie storiche. Era cinto in addietro di mura, di cui or più non rimangono che le vestigia. Carlo V lo diede in feudo alla figlia Margherita d'Austria e ad Alessandro de' Medici, dai quali passò poi ai Farnesi. I terremoti del secolo passato lo distrussero quasi intieramente. Ciò che ora esiste è di epoca posteriore e si è esteso a valle, verso la fontana ricca di acque salubri. È rinomata la fiera principale che. una volta durava otto giorni
Coli, elett. Gittaducale — Dioc. Rieti — F3 e t. locali, Str. ferr. a Sassa.
Campotosto (303G ab.). — Sorge sulla catena del Gran Sasso, all'altezza rilevante dì 1380 metri sul mare ed a 1,8 chilometri da Montereale, in clima sano ma rigido e possiede parecchie opere pie, con un annuo reddito complessivo di 3085 lire.
11 territorio abbonda principalmente di pingui pascoli con bestiame numeroso. Gli altri prodotti sono il grano, la segala, l'orzo e le patate. Sono rinomate le mortadelle, di Campotosto, di Poggio Cancelli e di Mascioni. L'altipiano di Campotosto, che si estende fino a Mascioni, è la sede d'una ricca ed estesa torbiera finora non utilizzata, ina che lo sarà certamente in seguito ed il cui esercizio è collegato alla progettata bonifica di quella elevata pianura.
Coli, elett. Aquila — Dioc. Rieti — P3 locale, t. a Montereale, Str. ferr, a Sassa.
Capitignano (162G ab.). — All'altezza di 910 metri sul mare ed a G chilometri da Montereale, in fertile territorio coltivato a cereali e a viti con pascoli estesi. Due sorgenti minerali: una detta Cesoia, d'acqua solforosa; l'altra detta Riono, che vuoisi solfureo-mercuriale. Adopera® ambedue per bagni.
Uomini illustri. — A Mopolino, frazione del Comune di Capitignano, vi nacque il poeta Angelo Maria Ricci.
Coli, elett. Aquila — Dioc. Rieti — pa locale, t. a Montereale, Str. ferr, a Sassa.
Mandamento di PAGANICA (comprende 2 Comuni, popol. 9439 ab.). — Territorio montuoso, ma fertile assai e producente cereali, zafferano, lino, canapa; vi prosperano anche la vite ed il gelso e in qualche parte, raccogliesi anche la vera Rubia tinctorum.
Paganica (5540 ab.). — Sorge a 650 metri sul mare, presso il torrente. Rajale, scendente dal Gran Sasso e confluente dell'Atomo, a 11 chilometri da Aquila, alle falde di un colle e coti a sud una valletta romantica, che. offre allo sguardo uno spettacolo gradito pel variare della prospettiva. 11 romitorio di Santa Maria d'Appari, che incontrasi fra Paganica e Camarda, molto aggiunge all'aspetto solitario del luogo. In vetta al colle, scorgonsi i ruderi di un antico castello. Le colline, (lette di San Gregorio, racchiudono cave di travertino, rimarchevole per finezza di grana e candidezza.
Notevole è in Paganica la chiesa di Santa Maria, la cui importanza artistica consiste principalmente nelle scolture onde, va ornato il portone, rappresentante leoni, cani, leopardi, animali simbolici, festoni e fogliami eseguiti con magistero stupendo e con rara finezza e perfezione di scalpello. L'arco, a tutto sesto, è formato (li più archi concentrici poggianti su svelti ed eleganti colonnini con capitelli a fogliami, a figure e a rabeschi vaghissimi (fig. 14). Nel campo della lunetta, in mezzo a rilievo, è la Vergine seduta su faldistorio, con in braccio il Putto e nell'architrave massiccio varie mezze figure di santi e sante, opere probabilmente, d'artisti aquilani. Dall'iscrizione sottostante rilevasi che la porta di Santa Maria, e con essa probabilmente la facciata, fu fatta nel 1308. L'aitar maggiore, anticamente rivestito d'oro, fu fatto fare nel 1580 a proprie spese dall'aquilano Gianfrancesco Carli e va ornato di tre dipinti: IMsswb-zione, San Giovanni Battista e San Gerolamo, di Gian Paolo Donti. Altri quindici