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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
Amiterno, ma non divenne una colonia e conservò, come attesta una iscrizione, il grado subordinato di prefettura.
Il sito d'Aveia fu oggetto di lunghe indagini e discussioni dell'archeologo Giove-nazzi, il quale ha investigato con gran cura la materia e lo ha posto a Fossa, ove si vedevano avanzi di un'antica città.
Coli, elett. San Demetrio nei Vestini — Dioc. Aquila — P2 locale, T. e Str. ferr. a S. Demetrio.
Prata d'Ansidonia (1970 ab.). — All'altezza di 847 metri sul mare, a 7 chilometri da San Demetrio e 22 da Aquila, con territorio in collina e favorevole alla coltivazione dello zafferano, di cui si fa un rilevante raccolto. Cogliesi in fiore nell'ottobre prima del levar del sole; gli stami, separati dalle rimanenti patti del fiore, ripongonsi in panierini aperti che agitansi leggiermente sulla brace per prosciugarlo.
< Il famoso ambone di San Pietro in Peltuino — scrive il Biodi — insigne opera del 12i0, oggi nella chiesa di Prata, è bellissimo e perfettamente conservato. Sul davanti si ammirano due grandiosi rosoni di stile classico, con belli ornati di fogliami giranti tutto all'intorno della tribuna. A sinistra l'artista ritrasse un San Paolo, con in una mano il libro santo degli Evangeli e nell'altra una spada sguainata; ai due lati due figure più piccole rappresentanti San Tito e Sant'Apollo, ben modellate e molto espressive. Ila forma quadrilaterale ed è sorretto da cinque colonne ottagone, adorne di capitelli con molta arte scolpiti. In una delle colonne l'artista incise alcuni segni di talismano o note sereni ane, le quali, secondo la comune credenza, avevano la virtù di difendere dai fulmini, dai terremoti e da altre calamità. Vi si legge un'iscrizione col monogramma dell'artista. La chiesa di San Paolo, ove stava questo bellissimo ambone, è antichissima, volendone giudicare dal disegno e dalle poche figure che tuttodì si conservano all'ammirazione degli intelligenti >.
Nella stessa chiesa di Prata si conserva una croce abaziale d'argento del Quattrocento, opera degli orafi solmonesi, e più un'altra croce e 1111 calice del secolo posteriore, descritti dal prefato De Nino.
Cenni storici. — Sorge Pi ata d'Ansidonia — che innanzi alla proclamazione del Regno d'Italia chiamatasi semplicemente Prata — presso le rovine dell'antica Pel-lui num, ragguardevole città dei Vestini ed una delle quattro attribuite a codesto popolo da Plinio. Il suo nome non rinviensi nè in Tolomeo, nò negli Itinerari; ma la sua importanza municipale è attestata dalle iscrizioni. Una di queste conferma il fatto ricordato da Plinio che gli Aufinati (vedi Ofena più sopra) erano strettamente connessi 0 dipendenti da Peltuinum, probabilmente la più importante delle due città.
Dal Liber Colonia rum (pag. 229) apprendiamo ch'essa raggiunse il grado di colonia probabilmente sotto Augusto ; ma in un periodo posteriore, come rilevasi da un'iscrizione in data del 242 di C., fu ridotta alla condizione di prefettura, quantunque pare fosse sempre una florida città. Il suo sito non era noto al Cluverio, ma ì molti ruderi sono anche oggi ammirevoli poco più su della detta chiesa di San Paolo, che conserva ancora il nome dell'antico oppido. Vi si vede ancora il circuito delle antiche mura con avanzi di varii pubblici edilizi, principalmente d'un anfiteatro, d'opera reticolata.
Peltuino non esisteva più quando il suo nome fu cambiato nei bassi tempi in Civita Sidonìa e poscia in Ansidonia da certo Sidonio a cui era stato donato il campo con le rovine. Il suo nome antico rimane però sempre alla parrocchiale di Prata che ha il titolo di San Paolo a Peltuino.
Coli, elett. San Demetrio nei Vestini — Dioc. Aquila — P2, T. e Str. ferr. a S. Demetrio.
Rocca di Mezzo (4207 ab.). — All'altezza di 1272 metri sul mare, a 16 chilometri da San Demetrio e 23 da Aquila, in mezzo all'Apennino, con aria salubre e un territorio in montagna e in pianura, solcato da un torrentello. Case di aspetto mediocre 111 generale, collegiata e varie opere pie, col reddito annuo di 3600 lire. Suolo generalmente