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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Avezzano
CO
all'essere Alitino una città marsica (ed una infatti dice papali Antinatium Marsomm) ; ma un'iscrizione osca rinvenutavi è in dialetto volscio e rende probabile che la città fosse, in un periodo primitivo, abitata da questo popolo.
Fu supposto da alcuni scrittori che Alitino fosse il castellimi ad lacum Fucinimi mentovato da Livio come conquistato da codesto popolo nel 408 av. C.; ma ciò è assai dubbio. In tempi assai meno remoti Civita d'Antino fu data in dono, nel 1463, da Ferdinando d'Aragona al suo capitano generale Antonio Piccoloniini, già duca di Amalfi; in seguito divenne un feudo dei Colonna.
Coli, elett. Pescina — Dioc. Sora — P2 locale, T. a Civitella Roveto, Str. ferr. a Balsorano.
Morino (1842 ab.).— Sulla destra del Liri, all'altezza di 550 metri sul mare e a 7 chilometri da Civitella Roveto, sopra 1111 colle e in territorio fertile anzichenò, coltivato a cereali, legnini, ecc., con pascoli. E rinomata la miniera di ferro di Morino, coltivata in addietro per lungo tempo ed abbandonata in seguito per mancanza di combustibile. Il minerale che se ne estraeva era pressoché simile al tanto pregiato dell'isola d'Elba.
Da Morino si va alle belle cascate del Romito, situate in un ameno anfiteatro naturale formato dal monte Crepacore e monte Campovano. La cascata principale, detta Lo Schioppo, scaturisce con gran forza dall'estremità della roccia ad una grande altezza e forma cadendo tale una curva che vi si può passare sotto senza bagnarsi.
La bella selva di querele e di castagni fu sventuratamente assai diradata in questi ultimi tempi.
Coli, elett. Pescina — Dioc. Sora — P2 e T. locali, Str. ferr. a Ralsorano.
San Vincenzo Valle Roveto (3801 ab.). — Trovasi a nord-est del monte Pizzodeta, sulla sinistra del Liri, a 584 metri sul mare e a 14 chilometri da Civitella Roveto, in una valle di buon'aria, con belle case e discrete chiese. 11 territorio è montuoso in parte ma fertile e producente cereali, viti e olivi. Nella frazione Morrea havvi una cava di pietra marmorea somigliante all'alabastro.
Coli, elett. Pescina — Dioc. Sora — P2, T. e Str. ferr.
Mandamento di GIOIA BE' MARSI (comprende 5 Comuni, popol. 10.865 ab.). — Vasto territorio a sud-est del Fucino, in parte coltivato e in parte a boschi ed a prati, bagnato nella sua parte meridionale dal Sangro. Nel monte Ortella vuoisi racchiudasi un macino variegato rosso e, nella valle di Macrano, un giacimento di lignite.
Gioja de' Marsi (3016 ab.). — All'altezza di 750 metri sul mare, in piano, a 32 chilometri da Avezzano. A sud del paese, a sud-est dell'ex-lago Fucino, nasce nel monte Turchio (1899 in.) il fiume Sangro (già descritto).
Da uii fonte nel monte Agatone nasce il fiumicello Giovenco, già tributario del fu lago Fucino, il rinomato Pilonius Zìuvius degli antichi, le cui acque leggiere non inesco-lavansi, secondo la leggenda, con quelle del Fucino, ma ne uscivano integre e correvano per vie sotterranee, finche, per archi e cunicoli, progredivano per Roma sotto il nome famoso di Acqua Marcia, considerata dai Romani quale un dono particolare degli Dei a cagione della sua freschezza e salubrità.
Cenni storici. — L'attuale Gioja de' Marsi tempo dietro si chiamava Manaforno, e così ancora la chiamano i contadini del luogo. Il paese antico, detto propriamente Gioja, sta su una diramazione del Turchio, a 1433 ni. sul mare: oggi è quasi del tutto abbandonato e serve di ricovero ai pastori nella stagione estiva. Gioja de' Marsi fu un feudo dei Piccoloniini d'Aragona e degli Sforza-Cabrera.
Coli, elett. Pescina — Dioc. Pescina (Marsi) — P2 e T. locali, Str. ferr. a Pescina.
Lecce ne' Marsi, già Castelluccio (1693 ab.).— In piano, all'altezza di 745 metri sul mare (l'antico Lecce stava all'altezza di 1350 111.) ed a 3 chilometri da Gioja dei