Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso', Gustavo Strafforello

   

Pagina (306/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (306/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   C1U
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Collecorvino (:> 107 ab.). — All'altezza di 253 metri sul mare e a 5 chilometri da Loreto Aprutino, fra la valle del Fino e quella del 'favo, poco sopra la loro congiunzione. Ila una bella chiesa, un ex-convento ben costruito di Minori Osservanti, anche esso con bella chiesa ornata di quadri non [spregevoli ed mia cospicua casa municipale. Officine da fabbro per utensili agrari e domestici; fabbriche di paste alimentari liso Napoli. Varie opere pie e commercio dei prodotti locali: olio, cercali, frutta, vino moscato, ghiande, ecc.
   Cenni storici. — Formava in addietro un feudo della famiglia I)e Miro. Anche i D'Affitto furono signori di Collecorvino.
   Coli, elett. Città S. Angelo — Dioc. Penne — P2 e T, locali, Str. ferr. a Montesilvano.
   Moscufo (2427 ab.). — Siede a 246 metri sul mare e a 7 chilometri da Loreto Aprutino, a cavaliere di una ridente collina vestita di uliveti e vigneti, in aria saluberrima e con un orizzonte vastissimo e incantevole. Alle sue falde serpeggia il 'favo, il (piale irriga tutta quella valle fertile ed amena e, unendosi in seguito col Fino, va a formare il Salino e metter foce nell'Adriatico.
   11 castello di Moscufo merita menzione per un insigne monumento d'arte che si conserva nella sua chiesa abbaziale di Santa Maria del Lago fuori le mura. Questa basilica, costruita probabilmente nel secolo Vili o IX, fu abbellita in seguito, come attestano la facciata esterna con la porta ad arco tondo, ornata di marmi lavorati, una gran vasca battesimale e le pregevoli scolture simboliche, con rosette, grappoli, aquile, ecc. Fu poi restaurata nel 1733 quando era abate Battista Mazzacara, come ne fa fede un'epigrafe latina. E a tre navate con tre absidi corrispondenti: le navate son divise da due serie di quattro colonne e da un pilastro in mezzo con due mezze colonne aderenti, e da pilastri corrispondenti addossati alle pareti, Le colonne vanno ornate di capitelli istoriati con rappresentazioni simboliche. Gli archi che vi poggiano sono di forma semicircolare, ma la volta fu malamente restaurata nei secoli successivi, si che nulla più serba dell'antico. Le tre absidi sono in mattoni con finestre ornate vagamente. Tutta la chiesa era dipinta a fresco come la maggior parte delle chiese abruzzesi, ma fu vandalicamente imbiancata si che più non soprawanza che uno stupendo Giudizio Universale ed alcune belle immagini di santi e di sante ed un angelo bellissimo nelle pareti.
   Ma l'ornamento principale della chiesa è l'ambone nella navata maestra, di travertino sorretto da quattro colonne calcaree disposte in quadrato e congiunte da archetti, I varii e ricchi ornati rammentano i famosi moreschi della Zi sa presso Palermo e quel grande archeologo che fu G. B. de Iìossi, morto non ha molto, ebbe a scrivere al Bindi clic gli aveva inviata la fotografia dell'ambone : « Monumento insigne delle arti del secolo XII è l'ambone di Santa Maria del Lago in Moscufo ; l'artista Xicodemo non è noto per veruna altra scoltura segnata col nome di lui». Peccato, conchiude il Bindi, che questo insigne monumento, di cui potrebbe, andare superba ogni città più cospicua, nascosto in una chiesa campestre degli Abruzzi, ridotta oggi a camposanto, in luogo umido e oscuro, sia quasi sconosciuto e, poco apprezzato, 11011 tenga quel posto che gli compete fra le opere più insigni del secolo XII. Eppure esso porge testimonianza della parte che ebbero le Provincie meridionali, e particolarmente gli Abruzzi, nel risorgimento delle belle arti nel medioevo. Ora ci consta che il Ministero della pubblica istruzione, dietro insistenti premure del prof. De Nino, interessò la Commissione conservatrice dei monumenti della provincia di Teramo, onde sollecitamente provvedesse ad ovviare alle gravi jatture di quell'edilìzio monumentale.
   Acque minerali. — A circa 3 chilometri da Moscufo, in un luogo denominato Sterpavo del Santi, scaturisce una copiosa polla di acqua solforosa della temperatura di 40 gradi : si prescrive con profitto in bevanda e per bagno contro le malattie cutanee.