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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Provincia di Campobasso
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a ovest di Campobasso, situato al sommo dei colli del fianco destro; più in giù lascia a sinistra Guardalfiera e a destra Lari no e mette in mare a nord di Cainpomarino e a sud-est di Termoli, dopo 1111 corso di 95 chilometri entro un bacino di 1275 chilometri quadrati. La valle del Biferuo è percorsa quasi tutta dalla strada che da Napoli, per Caserta, Pontelandolfo e pel colle di Vinchiaturo, scende a Campobasso e quindi a Termoli, dove si congiunge, alla scesa del colle, con la strada proveniente da Isernia pel colle di Pettoranello.
11 Trigno (l'antico Trinìus) ha la fonte nella Montagnola presso Vastogirardi all'altezza di 11U0 in. nell'altopiano di Carovilli, scende in prima a sud-est bagnando I'esco-lanciano; a Civitanuova, ove accoglie un piccolo affluente su cui sta Molise nel circondario di Campobasso, volgesi improvvisamente, come il Biferno, a nord-est e conserva questa direzione in tutto il rimanente del suo corso. Dopo lasciato a destra Trivento e Montefalcone si scarica ili mare a sud-est di Vasto e a nord di Montenero, dopo un corso di 85 chilometri ili un bacino di 1112 chilometri quadrati e dopo bagnate le Provincie di Campobasso e di Chieti. L'unico scrittore antico che faccia menzione del Trigno è Plinio, il quale lo chiama fìumen portuosum, ed è invero il solo fiume lungo quella costa dell'Adriatico la cui foce possa accogliere piccoli legni
B Tammaro — il cui nome Tamarns è noto soltanto dall'Itinerario Antoniniano che cita una stazione super Tumarum fluvium sulla strada da Bovianum ad Equits Tuticus — scaturisce dalle rolli di Cerri e si avvia a sud traversando ì territorn di San Giuliano del Sanino e di Sepino donde entra poi nella provincia di Benevento finché, ingrossato da molti rivi, scaricasi nel fiume Calore presso Ponte Valentino sopra Benevento. Formava anticamente il contine a maestro dei Sanniti l'entri.
Oltre ai suddetti anche il fiuti® Fortore (l'antico Frento, che abbiani già descritto in addietro) fronteggia in parte il lato orientale, dei circondari di Campobasso e di Barino. Nasce alla Grotta, a Montefalcone di Val Fortore all'altezza di 835 metri e sbocca nell'Adriatico a greco di Chieuti, dopo un corso di 98 chilometri in un bacino di 1562 chilometri quadrati e dopo traversate le tre Provincie di Benevento, Campobasso e Foggia. Durante il verno il Fortore supera, per copia d'acqua, il Biferno.
Prodotti, industria e commercio. — Sterile nella parte elevata ed alpestre, il territorio della provincia di Campobasso è ferace sui colli, sui poggi, nelle valli e lungo il litorale dell'Adriatico e produce grano, olio, vino, granone, lino, canapa, frutta di ogni specie e saporitissime tutte. Negli ampii ed ottimi pascoli allevasi una grande quantità di pecore che durante il verno avviansi al pascolo nelle prossime Puglie. Gli ovini alimentano, coi loro prodotti, le industrie della lana e dei latticini alle quali attende non poca parte della popolazione, la quale dà anche opera alla fabbricazione dell'olio, del vino, delle frutta secche, dello zafferano, del sugo di liquirizia, ecc. Vi sono lanifici, pattuitici, telai e si lavorano con gusto originale oggetti in acciaio ed in ferro, noti in tutta Italia ed anche all'estero, col nome di lavori di Campobasso, quali coltelli, temperini, forbici con cifre e stemmi, strumenti chirurgici e molti utensili agrarii e per la cucina. Attivo il commercio, non solo dei prodotti delle campagne e del bestiame, ma anche delle industrie.
Acque minerali. — Non mancano le acque minerali in varii luoghi della provincia delle quali terreni parola sotto i rispettivi Comuni. Pei tal modo, in quello di Fer-razzano è una sorgente d'acqua minerale sulfurea valevole contro varie malattie; in quello di Riccia, una sorgente solforosa ; in quello di I'ietracatella, di acqua acidula solforosa ; ili quello di Sepino, una sorgente sulfureo-ferruginosa per bagni ; in quello di Trivento, una sorgente minerale solforosa ; in quello di Vinchiaturo, una sorgente solforosa; in quello di Isernia, una sorgente minerale proficua contro varie malattie; nei territorii filialmente di Capracotta, di Guardialfiera e di Montelongo, sorgenti di acqua sulfurea, ed acqua minerale in quello di Palata.