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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondano di Campobasso
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   Mandamento di MONTAGANO (comprende 4 Comuni, popol. 12.810 ab.). — Territorio lambito a nord-ovest dal fiume Biferno e coltivato a cereali, ulivi, viti, gelsi, alberi da frutta di più specie ed ortaglie.
   Montagano (3925 ab.). — È situato' ad 807 metri d'altezza sul mare e a 12 chilometri a nord da Campobasso, sopra un alto colle e in aria saluberrima. L'accuratezza delle colture agrarie risale ai tempi di Damiano Tritarne (nato nel 1G59, morto nel 1710), il (piale, nella sua qualità di arciprete e confessore, non dava ai peccatori altra penitenza che quella di piantare viti ed alberi da frutta nelle rispettive campagne ed in mancanza nelle altrui e ne proporzionava il numero secondo la gravità dei peccati: nei casi di povertà somministrava loro danaro per comprare piante ed arnesi rurali. Peritai modo ei si serviva saviamente della religione per far prosperare il paese.
   E un luogo di transito per molti paesi situati lungo la sponda sinistra del Biferno e vi è perciò attivo il commercio, con fabbriche d'olio d'uliva, di paste alimentari, ecc.
   Cenni sforici. — Fu un feudo in addietro di Gherardo d'Appiano d'Aragona signor di Piombino, a cui fu venduto dal re Ferrante nel 1177. Nel 1493 Andrea da Capua l'ebbe poi in dono da Ferrante II, finché passò in possesso feudale dei Vespoli.
   Coli, elelt. Riccia — Dioc. Bojano — P2, T. e Str. ferr..
   Castellino di Biferno (2080 ab.). — A 450 metri d'altezza sul mare e a 9 chilometri a nord-est da Montagano, su amena collinetta rivestita di ulivi, a breve distanza dal torrente Piio Maja, che scorre nella sottostante pianura. Territorio ubertoso coperto nella maggior parte di vigneti ed uliveti.
   Coli, elett. Riccia — Dioc. Bojano — P2 locale, T. a Petrella Tifernina, Str. ferr. a Montagano.
   Petrella Tifernina (28GGab.). — Sorge su di un colle a Gol metri sul mare e a 7 chilometri a nord da Montagano, in territorio ferace di granaglie, olio squisito, ecc. Fucine per la fabbricazione di utensili casalinghi e tessitorie di tele di lino e di cotone.
   Coli, elett. Riccia — Dioc. Bojano — P3 e T. locali, Str. ferr. a Montagano.
   Ripa Limosano (3939 ab.). — Giace a 640 metri snl mare e a 5 chilometri a sud (la Montagano, cinto da alture, nella valle profonda del torrente Ingotta, con cave di gesso nei dintorni. I cereali, i legumi, l'uva e la canapa sono i prodotti principali e non difetta il bestiame. Poco lungi dall'abitato vedonsi 1 ruderi del castello Cavatto, distrutto nel secolo XVI. Varie opero pie.
   Ceniti storici. — L'ebbe in feudo dalla regina Giovanna li un Riccardo conte di Aldemorisco e nel secolo XVili era un marchesato dei Mormile.
   Uomini illustri. — Vi nacque, nel 1757, Paolo Nicola Giampaolo, autore di opere filosofiche ed economiche assai lodate, morto a Napoli nel 1832.
   Coli, elett. Riccia — Dioc. Bojano — P2, T. e Str. ferr.
   Mandamento di RICCIA (comprende 4 Cornimi, popol. 1G.G35 ab.). — Territorio un po' montuoso ma fertile, producente granaglie, vino, olio, frutta, legumi e patate oltre il consumo locale, pascoli e boschi comunali. Acque buone e lìmpide in ogni dove e laghetto pescoso.
   Riccia (S29G ab.). — Sorge all'altezza di 700 metri sul mare, sopra una rupe calcarea, presso il torrente detto La Sucida, continente del Tappino, e a 19 chilometri a scirocco da Campobasso. Alle falde della rupe e lungo il torrente scorgonsi i ruderi di un castello baronale, di cui Bartolomeo da Capua fu l'ultimo proprietario. Le acque impetuose del torrente pare abbiano a distruggere fra breve questi ultimi residui feudali. Banca cooperativa, molino a vapore, legname da costruzione, fabbriche di paste alimentari, tessitorie, tintorie, ecc. Tre fiere annue animatissimo.
   Aerine minerali. — Sgorga nel Comune una sorgente d'acqua solfurea che si adopera per bagni nella diatesi erpetica; ma la sua virtù sanatoria è contestata.