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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
ÌJ1-4 l'arte Quarta — Italia Meridionale
limino, come nelle alte Alpi, tetti di legno con snvvi pesanti pietroni per protegge,ili dai venti furiosi che li schianterebbero. Presso la frazione Civita Superiore (550 in.), sopra un'alta rupe che domina la città, veggonsi ancora le saldissime mura ciclopiche ben cementate dell'antica acropoli e, a 2 chilometri di distanza, la pianura detta Campi Marzii credessi il luogo ove tenevansi le assemblee sanniti eh e, Bojano è sede vescovile ed ha fabbriche di laterizi, di paste alimentari, ecc.
Cenni storici. — Antichissima città del Sanili» fu Bovianum situata nel cuore di quell'alpestre regione presso le fonti del Biferno e cinta ognintorno da alte montagne.
Vi ha chi la dice fondata dai Saltelli, i quali derivarono il nome di Bovianum dal hove o toro che li guidò in quel luogo. Apprendiamo da Livio che fu la capitale dei Sanniti Pentii, potentissima per armi, per ricchezze ed abitanti (Bovianum Inuge ditissimum, atque opu-lentissiumM armis virisquè). Le sue mura, munite di tre fortezze. stcndevansi dalle falde del Matese ili pendìo sopra il suddetto campo di Marte. 11 perchè esso rappresentò una parte importante durante le lunghe, famose guerre dei Romani coi Sanniti, segnatamente nella seconda, durante la quale il paese dei l'entri fu il teatro principale della lotta.
Bovianum fu assediata in prima, ma indarno, nel 314 av. C. dai consoli romani M. Petrolio e C. Sulpicio; tre anni dopo però fu presa da C. Giunio Bubuleo il quale vi fece un grande bottino più che in ogni altra città sannitica. I Romani però non tennero la città e quantunque fosse ripresa dalle loro armi nel 305 av. C. pare la sgombrassero poco appresso: come al principio della terza Guerra Sannitica nel 298 av. C. fu presa per la terza volta dal console Gneo Fulvio.
Nella seconda Guerra Punica fu più d'una volta il quartier generale di un esercito romano qual punto militare importante e, durante la grande Guerra Sociale, prese eli bel nuovo una posizione della massima importanza, divenendo per un tempo, dopo la caduta di Corfinio, la capitale dei Confederati e la sede del loro Consiglio generale. Fu però presa da Siila con un assalto improvviso, ma ricadde nelle mani del generale dei Marsi, Pompedio Silone, prima del termine della guerra e fu la scena del suo ultimo trionfo.
Nella devastazione successiva del Saiinio gravi danni ebbe a subire Boviano sì che Strabone la descrive come quasi intieramente spopolata ai ili suoi. Apprendiamo però che una colonia militare vi fu dedotta da Cesare e Plinio parla persino di due colonie: Colonia Bovianum vetus et alterum cognomine undecumanontm. Quest'ultima fu probabilmente quella stabilita da Cesare: incerta è la data della prima, ma pare dal suo nome che occupasse il sito dell'antica città sannitica. Niun autore posteriore fa menzione di questa distinzione: ma l'esistenza continuata di Boviano sotto l'Impero romano qual ritta municipali d'una certa importanza col suo Senato ed altri magistrati locali è attestata dalle iscrizioni del pari che da Tolomeo e dagli Itinerarii.
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Fig. 87.
I'ietrahliuiulante : Avanzi del Teat.-o di Buvìuhuhi Vetus (da fotografia Lai:eli.a).