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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
l'aite Oliarla — Italia Meridionale
San Martino in Pensilis (4310 ab.). — All'altezza ili 282 metri sul mare, a 12 chilometri a greco da Larino, in bella situazione, sopra un colle elevato e bagnato alle falde dal torrente Cigno. Contiene alcune chiese e parecchi bei fabbricati.
L'ampio e ferace territorio, ma non tutto coltivato, produce in copia, nelle buone annate, granaglie, olio, vino, frutta e foglia di gelso. La parte incolta è occupata dai boschi e da pingui pascoli con bestiame.
Coli, elett. e Dioc. Larino — I'2, T. e Str. ferr.
Ururì (3587 ab.). — A 2G7 metri d'altezza sul mare e a 11 chilometri a levante da Larino, sopra un colle amenissimo, cinto di vetuste mura con chiesa e qualche fabbricato notevoli Meritano particolar menzione il palazzo Comunale, l'ampio piano della Trinità, il largo della Porta, ove, sul finire del 1819, la popolazione Sterminò il residuo della terribile banda brigantesca dei Verdarelh Le piazze interne, ampie e diritte, stanno in dolce pendìo; belle e carreggiabili le strade esterne. Il territorio è assai fertile ed abbonda specialmente di cereali, viti ed alberi da frutta.
Cenni storici. — Ebbe origine ila un monastero di monaci Benedettini e, nel 1456, fu sconquassato da un terremoto. Fu ricostruito ed abitato dagli Albanesi, i quali ne furono espulsi 111 seguito e poi richiamati nel 1583.
Coli, elett. e Dioc. Larino — P2, T. e Str. ferr.
Mandamento di BONEFRO (comprende 3 Comuni, popol. 11.427 ab.). — Territorio all'estremo sud del circondario, bagnato dal Fortore e suoi affluenti, ferace di granaglie, vino e foglia di gelso.
Bonefro (5649 ab.). — Sorge a 631 metri di altezza sul mare, da cui dista circa 29 chilometri e 15 a sud da Larino, 111 situazione saluberrima, sul declivio di un monte 11011 lungi dalle sorgenti del torrente Tona, affluente del Fortore. Notevoli la chiesa parrocchiale e un palazzo medioevale di bella apparenza.
Cenni storici. — Fu costruito sullo scorcio del secolo X od al principio dell'XI da un nucleo di abitanti di Venafro, i quali, andando 111 pellegrinaggio al santuario di San Michele Arcangelo sul monte Gargano, furono sopraccolti da grave pericolo od ostacolo e posero stanza nel bosco 111 vicinanza ili Larino. Così si legge nelle Memorie istoriente di Larino del precitato monsignor G. Andrea Tri a.
Coli, elett. e Dioc. Larino — P2, T. e Str. ferr.
Colletorto (4122 ab.). — Giace a 515 metri d'altezza sul mare e a 6 chilometri a scirocco da Bonefro, in collina, con ampio ed ameno orizzonte e residui d'antichità. Il territorio, esteso e bagnato dal Fortore e dal suo confluente Santa Maria, è ferace di cereali d'ogni genere, olio e vino.
Cenni storici. — Fu detto anche Colfeforte dalla fortezza del luogo su cui risiede e il nome di Colletorto vuoisi derivi dalle sinuosità del colle su cui sorge. Si andò formando dopo la distruzione di Loreto verso il 1260, quando i villaggi di San Vito, di Saht'Elena, di Melonico, di Tonnicchio e di San Pietro in Valle furono abbandonati dai loro abitanti. Fu fortificato durante il regno della regina Giovanna I di Napoli e divenne successivamente un feudo dei Boccapianola, dei Gherris, dei Corradis, dei Gambacorta, dei Rota e dei Pignatelli.
Coli, elett. e Dioc. Larino — P2 e T. locali, Str. ferr. a Bonefro.
San Giuliano di Puglia (1656 ab.). — All'altezza di 471 metri sul mare e a 4 chilometri a levante da Bonefro, sopra un colle ameno, con parecchie belle case e con territorio anch' esso in collina, bagnato dal suddetto Santa Maria, ferace principalmente in granaglie, vino, olio, foglia di gelso e frutta di ogni specie. Non mancano i pascoli con bestiame e soprabbondano le acque. Ad oriente del paese, alla distanza di circa 2 chilometri, vi è una cava di gesso inesauribile.