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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Campobasso 175
   Cenni storici. — Nel secolo XV portava i due nomi di San Giuliano Vecchio e Nuovo, il che pare significhi che eoinponevasi di due frazioni riunite in seguito. FU un feudo successivo dei Mon tolti, dei Capita, dei Carafa e di Bernardo Rota da Brescia. Nel 1450 fu atterrato quasi per intiero dal terremoto.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — f* e Str. ferr. a Bonefro, T. a Colletorto.
   Mandamento di CASACALENDA (comprende 4 Comuni, popol. 15.859 ab.). — Territorio molto esteso, per gran parte 111 collina, bagnato dal Biferno e dal Cigno, e ferace di varii prodotti agrari, di cui si fa attivo commercio dagli abitanti.
   Casacalenda (6515 ab.). — All'altezza di 600 metri sul maree a 13 chilometri a libeccio da Barino, sopra un colle alle cui falde scorre il Cigno, affluente del Biferno. Possiede parecchi bei fabbricati e fabbriche di paste alimentari.
   Cenni storici. — Credesi occupi d sito dell'antica Calela ed ebbe, sotto i Normanni) il nome di Telenda, che conservς sino al secolo XVI, in cui trovasi per la prima volta col nome di Colenda. Le andavano uniti parecchi villaggi ora distrutti e fu in prima 1111 feudo di Odorisio, figliuolo di Manero, sotto Guglielmo li. Sotto re Alfonso l'ebbe Giacomo di Montagano, suo consigliere, e, sotto re Ferrante, fu venduto a Gherardo di Appiano d'Aragona per 22.000 ducati. Divenne quindi un feudo successivo di Andrea da Capila, di Giacomo della Tolfa e di Pietro Ametrano, 1111 discendente del quale, Fabrizio di Sangro, era insignito, nel 1590, del titolo di duca di Casacalenda.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — P2, T. e Str. ferr.
   Morrone del Sannio (3548 ab.). — Sorge ad 836 metri di altezza sul mare e a 9 chilometri a libeccio da Casacalenda e, dal monte su cui θ situato, si scorge parte della Puglia, il Gargano e l'Adriatico. Le sue roccie calcaree declinano verso il Biferno a ovest, formando rupi molto scoscese. Il territorio, ben coltivato, θ ferace principalmente 111 granaglie e vino.
   Cenni storici. —• Morrone del Ranrtio θ 1111 luogo antichissimo, come attestano i ruderi delle mura onde era cinto e quelli di un castello. Fu sconquassato piω volte dai terremoti, segnatamente da quello del 1456.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — P2 locale, T. e Str. ferr. a Ripabottoni.
   Provvidenti (829 ab.). — All'altezza di 570 metri sul mare e a 5 chilometri a libeccio da Casacalenda, sul dorso di un monte, alle cui falde sgorga 1111 piccolo affluente del Biferno. Bella chiesa collegiata, ospedale e territorio montuoso e poco produttivo.
   Cenni storici. — Vogliono alcuni che vi sorgesse l'antico Gemmimi 0 Gettone. Fu danneggiato piω volte dai terremoti, segnatamente da quello del 1456.
   Coli, elett. e Dioc. Latino — P2 locale, T, e Str. fori- a Casacalenda.
   Ripabottoni (4937 ab.). — Giace a 650 metri d'altezza sul mare e a 10 chilometri a libeccio da Casacalenda, presso le origini del Rio Majo, confluente del Iiifcrno. Ospedale fondato nel 1658, con un'annua rendita di 1787 lire. Territorio a colline e ferace di cereali, olio, vino e frutta. Ampii e pingui pascoli e boschi con cacciagione.
   Cenni, storici. — Ripabottoni Sant'Flia fu anticamente un feudo dei Brancoli], marchesi di Salcito, i quali lo possedevano col titolo di principato.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — P3, T. e Str. ferr.
   Mandamento di CIVITA CAMP0MARAN0 (comprende 6 Comuni, popol. 16.321 ab.). —- Territorio sulla sinistra del Biferno, (piasi tutto in monte, ferace di granaglie, ma sopratutto di viti che danna vino squisito. A nord e a sud vi scorrono i due torrenti Verdone e Morrone, che sogliono spesso inaridire nell'estate.
   Civita Campomarano (2759 ab.). — Sorge a 500 metri di altezza sul mare e a circa 15 chilometri a ovest da Barino, 111 vetta d'un monte inaccessibile da due lati