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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Sicilia
   5
   golfo dì Noto, fra il Passaro e il capo Murra di Porco presso Siracusa — seno frastagliato da piccole cale e sparso d'isolotti e di scogli, ma privo di veri e buoni porli
   Siracusa sull'isola Orligia, congiunta alla Sicilia da un ponte, ha due porti : il piccolo a borea e il grande ad ostro, capace di un'intiera squadra e sicuro, tuttoché con fondo molle e fangoso pei depositi fluviali che finiranno forse per interrarlo, la sua traversia è prodotta dal ponente e dal libeccio. Da Siracusa, o meglio dire, dal capo Panagia o Bonagia, sopra il quale è la rada delta anticamente Trogilos, il lido prosegue frastagliato con la penisola di Magnisi, finché arriva ad un bel golfo in fondo al quale è il porto d'Augusta, od Agosla, sicuro, vasto e capace delle maggiori squadre; la sua traversia, poco temibile, è suscitata dai venti di ponente e di libeccio.
   Uscendo appena dal golfo d'Augusta parasi innanzi il promontorio scoglioso di Santa Croce e di là di esso apresi il golfo di Catania che bagna a settentrione le falde dell'Etna. Questo golfo è molto spazioso ma poco fondo ed orlato quasi in ogni dove di spiaggia arenose, paludose e malsane in più luoghi, in mezzo alle quali mette foce la Giarratta — il Simeto degli antichi — il maggior fiume della Sicilia. Non ha porti tranne quello artificiale di Catania.
   11 capo dei Molini. presso Acireale, limita il golfo di Catania a settentrione : gli sorgono dirimpetto tre isolotti dirupatissimi detti modernamente i Fariglioni della Trezza ed anche Isole dei Ciclopi, per esser vicine a quel tratto delle coste sicule