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Parte Quinta — Italia Insulare
Le città e i borghi dell'antica Sicilia erano numerosissimi e noi li verrem qui dinumerando in ordine geografico, riserbandoci di parlarne più per disteso nella trattazione delle singole Provincie. Notiamo però che non tutte le città da noi enumerate esistettero contemporaneamente, ma alcune erano distrutte quando altre sorsero.
1. Cominciando da capo Peloro e procedendo lungo la costa est verso capo Pachino incontravansi 3.lessema, Tauromenium, Naxus, Catana e Siracusa. Tro-tilum, distrutto di buon'ora, deipari che Megèra Ilybloea, erano situati fra Catania e Siracusa. Le colonie calcidiche di Callipolis e Euboeà ambedue scomparse nel secolo V av. G. C., dovevano essere situate presso la costa est dell'isola e certamente a nord di Siracusa, ma noi non ne sappiarn altro. A sud di Siracusa, fra essa e capo Pachino, era Helorum alla foce del fiume omonimo (ora Abisso).
2. A ovest di capo Pachino, proseguendo lungo la costa sud, trovavansi : Camarina, Gela, Phintias, Agrigentum, Ileraclea Minoa, Thermae Selinuntiae, Selinus, Mazara e Lilybaeum. Oltre codeste, le città meri note di Camicus ed Jnycum, la prima nel territorio di Agrigento, la seconda di sito incerto (secondo alcuni, presso la costa sud dell'isola, a levante di Agrigento).
3. A nord di Lilibeo era Motya (sull'isola S. Pantaleo) che cessò di esistere in un periodo relativamente antico, e Drepanum, o Trapani, all'angolo nord-ovest dell'isola. Fra questo e Panormo stava Eryx (sul monte omonimo, ora S. Giuliano a circa 10 chilometri da Trapani), ed a breve distanza dalla costa, l'Emporio di Segesta, Ilyccara (Carini) e Cetà.riaf così detta forse dalle tonnare. Procedendo a est da Panormo lungo la costa settentrionale dell'isola incontravansi Solus (sotto il capo Zaffarana), Thermae (Termini), Rimerà, Cephaloedium (Cefalù), llalaesa (presso Tusa), Calacte (presso Camma), Agathyrnum (presso Tusa, al capo Orlando), Ahmtium (S. Marco d'Alunzio), Tynda.ris e Mylae (Milazzo).
Più diffìcile è l'enumerazione delle città dell'interno della Sicilia e per alcune di esse è difficile determinare persino in qual regione dell'isola si trovassero. Per la dinumerazione convien dividere l'isola in tre porzioni: la prima, comprendente la metà occidentale della Sicilia sino al fiume Imera ed una linea tirata dalle sue fonti alla costa nord; le altre due, le porzioni nord-est e sud-est separate dal corso del Dittamo e quello del Simeto al mare.
1, Nel distretto occidentale trovavansi : Segesta ed Halicyae (Salemi) le più occidentali delle città interne; Entella sul fiume Hypsas (Belice) a circa mezza via fra i due mari; Ietae, detto anche Ietas (San Giuseppe Jato), e Macella, probabilmente nel distretto montagnoso fra Entella e Panormo; Triocala, presso Calta-bellotta; Schera, in situazione incertissima, ma probabilmente nella medesima parte della Sicilia; Herbessus, in prossimità di Agrigento; Petra, presso le fonti delfiniera meridionale, nelle Madonie; ed Engyum (Gangi?), presso le sorgenti del fiume di Pollina, anticamente Monalos. Paropus si ha a porre apparentemente sul declivio settentrionale delle medesime montagne, ma più oltre a ovest.
Un po' a est delfiniera e il più presso che sia possibile al centro dell'isola era situata la fortezza à'Enna (Henna, Castrogiovanni), cotalchè la lìnea confinaria fra le regioni nord-est e nord-ovest si può tirare convenientemente di li,
2. Nella regione nord-est erano: Assorus (Assaro) ed Agyrium (San Filippo d'Argirò) a nord-est di Enna, ma ad ovest della valle del Simeto; Centurìpae