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Parte Quinta — Italia Insulare
Plinio principalmente; i venti infatti regnano con violenza straordinaria nel mare che la circonda, segnatamente quei di ponente e di libeccio ; e pare obbediscano alle ire capricciose del vulcano, posciacliè nè levansi, nò inulansi. nè rinforzano senza che la cima di Stromboli non l'abbia, per mezzo di qualche fenomeno, presagito.
Con tutto che sempre infocala e scossa dai fremiti sotterranei, l'uomo li a tuttavia posto dimora anche in quest'isola. A nord di essa è uno scoglio deserto, detto Strombolicchio o la Petra.
4. Didime, ora Salina o Isola delle Saline, a maestro da Lipari, si compone di due gruppi di alture vulcaniche, che formarono forse anticamente isolette distinte, ma sono oggidì riunite da una valle lunga e depressa, l'unica nell'isola. Per questa conformazione fu chiamala dai Greci Didyme, ossia gemella; la più australe delle due suddette montagne ergesi a 962 metri.
Lave di natura particolare incrostano i fianchi dei monti di quest'isola e sono disposte a gradi, per modo che si ascende per essi agevolmente dalla spiaggia alla vetta e scendesi di lassù in fondo alla valle sovraccennata, tutta ingombra di ceneri antiche e di scorie.
Chiamasi delle Saline per l'abbondanza del sale che ricavasi per naturale svaporazione nell'estate da una lagunetta di acque marine sul lido. È coltivata dovunque il suolo mostrasi tale da rispondere favorevolmente alle cure dell'agricoltore e produce, fra le altre cose, una malvasia squisita.
5. Puoesicussa, ora Ftlicudi, a ovest di Salina, fu così chiamata, forse dalle palme (
0. Ericusa, od Alicudi, la più occidentale del gruppo, cosi delta probabilmente perchè coperta di brughiera (sfsi'x-/j), elevata a 066 metri. Ambedue queste isolette servono per pascoli.
7. Euonymus, ora Panaria, la maggiore e la sola abitata e fertile delle Battole, 4 o 5 isolette o, a meglio dire, scogli (Basiluzzo, probabilmente l'Ricesia di Tolomeo, Lisca Bianca, Lisca Nera, ecc.) strettamente aggruppati fra Stromboli e Salina. Per la loro giacitura e natura codesti scogli mostrano non esser altro che le cime del labbro di un cratere vulcanico sottomarino presentemente in riposo, ma non estinto affatto.
8. Osteodes, l'odierna Ustica, annoverata erroneamente dal Mela fra le isole Eolie, sorge a nord del capo Gallo, presso Palermo, Narra Diodoro (v, 11) che essa fu chiamata Osteodes (isola delle Ossa) dai Greci per la circostanza che i Cartaginesi, volendo disfarsi di un corpo di GODO mercenari turbolenti, li trasportarono in quest'isola sterile e deserta, lasciandoveli perir di fame. Rilevasi da certi avanzi che Ustica fu abitata anche dai Romani come ancor di presente.
Del resto ninna delle Eolie, trattane Lipari, pare fosse estesamente abitata nell'antichità. Afferma chiaramente Tucidide (in, 88) che, a' dì suoi, solo Lipari era abitata, e le altre isole, Siromboli, Salina e Vulcano, erano coltivate dai liparèi; ciò è confermato da Diodoro (v, 9). Straberne però parla dì Panaria come inabitata in un modo che pare implichi che le maggiori tali non fossero ; e i ruderi di antichi edifìzi rinvenuti non solo in Salina e Stromboli, ma anche sull'isolotto roccioso di