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Parte Quinta — Italia Insulare
Due contrafforti, che racchiudono la valle del Belice, staccatisi a sud dal tronco occidentale della catena principale, uno sopra Gorloone, l'altro a ovest di Frizzi e due a nord che vanno a terminare al capo Zaffarana e al capo Gallo, formando un golfo e la celebre Conca d'Oro, in fondo alla quale giace Palermo.
L'Etna è separato dalla catena principale delle Madore® dalla vallata dell'Alcantara e da quella della Giarretta, non che dalla bassura di Bronte e Randazzo, che è un colle depresso.
I monti della Sicilia non presentano l'aspetto regolare dei monti continentali delle Alpi e degli Apennini 111 essi non si riscontrano quelle lunghe valli a pendenze uniformi, ed il cui impluvio dirigendosi quasi perpendicolare al displuvio della catena principale, permette di salire per esso alla cresta. Le montagne sicule, al l'infuori dell'Etna, non offrono che inasse irregolari, spalleggiantesi le une sulle altre, o squarciate a dirupi; talora masse disordinate di erte rocce calcaree, ovvero divise da ampie squarciatile ricolme di frantumi e rovine. Non vi sono grandi corsi d'acqua e per conseguenza neppure valli ampie ed aperte, ma profonde, incassate, tortuose e malagevoli in molti punti.
VII. — Pianure e Vaili,
Pianure. — La Sicilia non ha propriamente bassi piani di grande estensione ; la sua maggior pianura è quella sulla costa orientale, allo falde meridionali dell'Etna, dalle quali si stende sino a sud del fiume di Lentini 0 S. Leonardo e detta Piano di Catania perchè mette capo alla città di tal nome. Questa pianura, lunga 37 chilometri e larga circa 17 chilometri in media, è sommamente fertile in biade.
Ai confini di essa giace il lago di Lentini (0 Riviere) e poco discosto da questo la piccola città dello stesso nome (l'antica colonia greca Leontini); la pianura fu perciò detta anch'essa anticamente campi Leontini (ed anche Laestrijgonii).
Pianure minori appaiono rinserrate tra le falde meridionali dei monti c il mare Africo lungo la zona litoranea di Terranova : anticamente erano detti campi Geìoi, dalla città di Gela: hanno mediocre larghezza e stendonsi sino alle foci del Salso presso Licata.
Valli — Il territorio siciliano di vide vasi in addietro nelle sette valli seguenti, alle quali fu poi dato il nome di provincie : 1. Val di Palermo, con una superfìcie territoriale di 514-2 chilometri quadrati, in 4 distretti e 73 Comuni, — 2. Di Messina, di 3227 chilometri quadrati, in 4 distretti e 73 Comuni. — 3. Di Catania, di 4981- chilometri quadrati, in 4 distretti e 65 Comuni. — 4. Di Noto (poi di Siracusa), di 3729 chilometri quadrati, in 3 distretti e 31 Comuni. — 5. Di Caltanissetta, di 3289 chilometri quadrali, in 3 distretti e 31 Comuni. — C. Di Girgenti, di 3019 chilometri quadrati, in 3 distretti c 27 Comuni. — 7. Di Trapani, di 2108 chilometri quadrati, in 3 distretti e 24 Comuni.
Vili. — Geologia della Sicilia.
Osservano 1 geologi che in Sicilia, mentre gli strati superficiali sono formati principalmente di terreni conciligli feri terziari! solivi più in basso rappresentati quasi tutti i terreni sedimentari più antichi insino ai cristallini.
Delle rocce antichissime sono in Sicilia solamente lo gneis, lo schisici micaceo