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Parte Quinta — Italia Insulare
del fuoco. Sono vulcanici i così detti campi flegrci ài Militello-val di Noto, Buccheri e Buscemi.
Molte pietre assai belle s'incontrano nei vari terreni della Sicilia, e particolarmente nei territori di Giuliana e Villafranca ; e nei terreni vulcanici quelle pietre, capaci di pulitura, fanno bellissima mostra con la varietà dei loro colori: e celebri sono le agate, delle quali si fanno tuttora dei lavori tenuti in grandissimo pregio, e si fecero nei vari tempi dei magnifici altari, che sono non ultimo ornamento delle eleganti chiese consacrate al culto cattolico.
Alla Macaluba, presso Girgenti, sono parecchi cumuli conici con in vetta piccoli crateri che eruttano acqua mista di fango e bitume. Da questi crateri saltano anche fuori gallozzole piene d'acido carbonico e di gas idro-carbonico, e in certi periodi con tale una violenza da lanciare il fango all'altezza di GO metri.
Questi vulcani d'aria o vulcani fangosi, sappiamo essere stati nel medesimo stato di attività negli ultimi quindici secoli ; e siccome i gas che se ne sprigionano sono simili a quelli delle eruzioni vulcaniche, non ò improbabile che essi derivino da una fonte profonda in modo da costituire un vero fenomeno' vulcanico (1).
IX. — Sollevamento della Sicilia e sua antica congiunzione
coir Africa.
L'Etna — di cui tratteremo in seguito ex-professo e distesamente — sorse, come attestano i sedimenti alle sue falde, in un'epoca in cui la natura organica era impressa nelle forme ora viventi; esso costruì, per così dire, se stesso coi materiali attinti dal profondo e rigettati da' suoi crateri, ergendosi, col trascorrer dei secoli, alla sua altezza presente.
Appiè dell'Etna la regione detta di Terraforte testimonia che il sollevamento del suolo dal fondo del mare avvenne in un'epoca assai posteriore dacché le conchiglie fossili appartengono a specie modernissime ; a Catira, Aci Castello, Trezza e Nizzetti gli strati fossiliferi sono mescolati con prodotti basaltici contemporanei; i fondamenti dell'Etna furono perciò posti in un'epoca che il suolo presente di esso era ancora un sono di mare.
11 sollevamento dell'isola di Sicilia è confermato inoltre da una serie di altre testimonianze, le quali dimostrano in pari tempo che le intiere coste nord-ovest e nord-est sollevaronsi notevolmente anche nei tempi storici e che anche di presente l'isola continua a sollevarsi. Nella costa settentrionale il porto di Tindaro, accessibile ancora alle navi nel secolo XYI11, ora è interrito ; dell'antico e famoso porto di Palermo non esiste più che la Caia; l'alveo dell'Oreto sotto il ponte dell'Ammiraglio sopravvanza di 3 metri l'antico, la grotta di San Ciro, contenente strati che formaronsi a livello del mare quando l'isola era già abitata, giace ora a 67 metri dal pelo del mare e 2 chilometri lontano.
Le celebri battaglie navali combattute nel porto e nell'antiporto di Trapani sotto il console romano Publio Claudio e a Motya (ora San Pantaleo) sotto Dionisio, sarebbero ora, coll'innalzamento del fondo del mare, impossibili.
(1) Per maggiori e più dettagliate nozioni geologiche sulla Sicilia, vedasi la. Descrizione geologica della medesima pubblicata dall'ing. Baldacci del lì. Ufficio Geologico nel 1880.