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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Sicilia
   25
   2. Fiume Grande od Imera settentrionale, i) cui ramo principale sorge dal San Salvatore nelle Madonie, presso al Salso, l'altro presso valle d'Olmo; scorre tortuosa a nord, lascia sulla destra il monte Madonna (807 m.) e va a gittarsi in mare dopo un corso di 45 chilometri.
   3. Il Pollina che ha le origini nei fianchi del monte Cosimana a greco di Polizzi Generosa, lascia Castelhuono e il monte della Misericordia a sinistra e va a scaricarsi in mare dopo un corso di 30 chilometri, stretto alla foce dai monti che
   10 fiancheggiano. S'ingrossa di tre rami provenienti dalle montagne dì Castelbuono, S. Mauro, Gerace. Divide il circondario di Misi retta da quello di Cefalù.
   Primeggia fra i laghi quello di Lentini, detto comunemente il Riviere, che gira 14 chilometri circa, conservato artificialmente da una diga, opera di un principe dì Bufera, la quale arresta ed accerchia le acque del fiume Trigona. Si crede erroneamente il lago di Lentini sia VlhrcUleus lacits degli antichi. Nudrisce anguille, tinche e altri pesci squisiti.
   Sono anche meritevoli di menzione i laghi Pergusa, vicino a Castrogiovanni, e Nafta, presso Patagonia. Il primo, con 7 chilometri di circuito, è d più gran lago naturale dell'isola ed abbonda dei suddetti pesci; il secondo, detto anche dei Palici, nella pianura sotto la città dì Mineo, varia costantemente ne' suoi confini e nelle grandi siccità si dissecca intieramente. Son nel suo centro due grossi getti di gas acido carbonico che fanno salir le acque aduna certa altezza. E superfluo l'aggiungere che la presenza di questo gas irrespirabile tiene lontani tutti gli animali,
   XIV. — Vie di comunicazione in Sicilia
   Strade ordinarie. — Le strade della Sicilia sono in generale scarse, mal tenute, stentate, e poco atte al carreggio, facendosi in gran parte i trasporti a dorso di muli, ed anche in parecchi siti essendo il terreno od argilloso o frastagliato da dirupi, riesce malagevole il cavalcarvi ; perciò l'apertura delle ferrovie faciliterà la circolazione dell'isola ed il commercio. Nulla ostante citiamo qui le seguenti strade come principali :
   1. Da Palermo a Catania attraverso ai monti per Misilmeri ed Ogliastro con varie diramazioni da Manganare, per le valli del Platani e del Salso verso Girgenti, e per la valle del Sinieto a Catania: di 1G0 chilometri
   2. Da Palermo a Messina (210 chilometri) lungo il mare fin presso Cefalù; in quei monti a Mistretta; pel colle Dinnainare a Messina.
   3. Da Pahrmo a Girgenti per la vai dell'Oreto. per quella del Belice: a Cor-leone, Caltabellotta e Girgenti,
   4. Da Palermo a Girgenti per Castronuovo (chilometri 100). — Staccasi a Manganare dalla via reale fra Palermo e Catania e pel colle di Lercara al passo del Ferro discende a Castronuovo, e per l'alto Platani a Girgenti. percorrendo la valle Draga.
   5. Da Palermo a Sciacca per Corleone e Caltabellotta.
   6. Da Palermo a 'Trapani e M azzar a per Calatafìmi passando per Alcamo sotto
   11 monte Bonitato.
   7. Da Palermo a Trapani e Marsala per Calatafìmi (chilometri 81) fra monti e nude roccie e dentro la valle del Birgi è carreggiabile.
   8. Da Palermo a Caltanissetta per S. Caterina (100 chilometri); staccasi dalla
   4 — IL.» Patria, voi. V,