Sicilia
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cacio; il vino è sempre temperato coll'acqua e se ne beve poco. Le donne vivono ritirale.
Il dialetto siciliano non è che una derivazione della lingua romana. Il greco e l'arabo hanno lasciato le loro tracce. Le parole arabe conservale riferisconsi la più parte ai nomi di località, all'agricoltura, all'industria, alle vesti, ai cibi e ad alcuni ordinamenti polizieschi nelle città.
Alla fine del secolo XII il dialetto siciliano era già diffuso per tutta l'isola. Sotlo i Normanni e alla corte di Federico II vi ebbe anche una pulitura poetica.
Presentemente ogni città, sliam quasi per dire ogni villaggio, hanno una lingua parlata speciale; nella parte occidentale le derivazioni arabe predominano nel linguaggio del popolo; in alcune colonie lombarde formatesi sotto i Normanni (come Piazza, San Fratello, Nicosia, Aidone) circa 10,000 persone parlano ancora lombardo; e nelle colonie degli Albanesi si parla ancor l'albanese.
Caratteristiche per la Sicilia sono la profondità, il calore eia ricchezza dei canti popolari, risonanza speciale dell'istoria del paese, con immagini mitologiche dei Greci, ridessi bizantini, echi arabi, sentimenti romantici della cavalleria normanna e degli Hohenstaufen e persino con fiori della poesia spagnuola.
Leonardo Vigo lia raccolto queste Canzoni d'entrata, il cui testo ci pervenne per trasmissione orale. Nelle feste e nelle placide notti stellate le si sentono accompagnate dal mandolino, dalla chitarra e dal triangolo, e dall'orecchio ricreato scendono commoventi ai cuore.
I Siciliani possiedono anche i migliori improvvisatori, benvoluti e festeggiati dal popolo sensibile; a volle gareggiano fra di loro nel dire improvviso (la tenzone, come la chiamano) e il vinto è fischiato. La forma dell'improvvisare è Voltavo, in cui addestra usi dall'adolescenza. Un'ampia raccolta di canti popolari siciliani è stata fatta dall'illustre fondatore dgfl'Archivio delle tradizioni popolari, d dott. Giuseppe Pitie.
Un privilegio speciale compete ai ciechi, i quali, a somiglianza degli antichi rapsodi, sono ammessi in tempo ili feste nelle case, ove cantano, accompagnati dalla chitarra o dal violino, inni, canti nuziali, storie di briganti, ecc.
II poeta popolare più celebre della Sicilia è Pietro Pallone di Palermo (morto nel 1670); era un povero tagliapietre.
Particolarità speciali del dialetto siciliano sono: il cambiamento frequente dell'e in i, del pari che dell'o chiuso in u, principalmente nelle desinenze, indi il raddolcirti erito delle consonanze, il cambiamento del l in v («),alla spagnuola, della doppia Il in dd, come ad esempio vasciii per basso, vranco per bianco, aneddu per anello, biddizzi per bellezze, ecc. ,
XXVII. — L'Etna.
Descrizione dell Etna. — Dell'Etna (fig. 5) — di cui tanto scrissero autori italiani e stranieri, ultimo fra gl'italiani il compianto prof. Orazio Silvestri nel suo Un viaggio all'Etna, 1879 — ci siam riserbati trattare a parte e un po'più per disteso, come quello che è il vulcano più vasto d'Europa.
Le sue origini non risalgono ad un'epoca geologica remotissima: esso è il più recente dei vulcani di Sicilia; non sorse che dopo l'epoca terziaria. Mezza la mitologia, vale a dire la storia mitica degli antichissimi tempi, si collega coll'istoria dell'Etna.