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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Sicilia
   41
   della boschiva sino al culmine della montagna, ò sparsa d'ispide lave, di arene arse, e qua e là di cumuli e sprazzi di neve, con iscarsa vegetazione al basso.
   In allo il cono è tronco da un piano parallelo alla base che gira attorno parecchi ch'ilametri, ed andò soggetto a moltissime variazioni cosi nell'ampiezza come nella profondità e nella forma. II cratere dell'Etna è relativamente piccolo, perchè il vulcano, come osserva l'illustre e compianto geologo Stopparli, sfogandosi da secoli in eruzioni laterali, non ne ebbe mai una così forte dal cratere che ne rimanesse troncato appena profondamente il cono, reso invece erto ed acuminato dai lapilli e dalle sabbie che vi si accumularono in centinaia di riprese.
   Ascensione all'Etna. — Non ispiaccia al lettore, e ben ne porta il pregio, far con noi una rapida salita a codesto monarca dei vulcani.
   Non andrà guari una ferrovia a scartamento ridotto circuirà l'Etna da tutti i lati, movendo da Catania verso ovest, passando per Misterbianco e Paterno, \olgendo a nord per Adernò, Pronte e Randazzo, per poi dirigersi a est sino a Piedimonte ed innestarsi a Giarre-Riposto con la linea ordinaria Messina-Catania (1).
   Per ora si va in carrozza, e in due ore e mezzo, da Catania a Nicolosi, a fianco dei il fonti Rossi (1)1-8 m.), ai quali si può fare un'escursione prima della salita. Costituiscono un solo cratere formatosi durante la terribile eruzione del 1669, ma la configurazione della vetta gli dà l'aspetto di due monti uniti. L'ascesa è facile e breve cos'i a piedi come a cavallo, e di lassù si può seguir con lo sguardo il corso della lava che, uscendo in quell'eruzione da varie bocche intorno ai monti Rossi, circondò l'antico cratere detto Monpiìicri (veramente Vampuleri), rasentò da una parte Belpasso, dall'altra Mascalucia e Gravina, avvolgendone molle case, ed arrivò sino al mare a Catania distruggendo, come vedremo più innanzi, a libeccio buona parte di quella bella città.
   Tornando a Nicolosi convien scendere dal lato settentrionale del monte e dare un'occhiata ad uno dei crateri minori della medesima eruzione. Si apre codesta fossa fra Nocella e Fusara e tutto fa supporre essere stato uno sfiatatoio della corrente sotterranea che sboccò poi più al basso ove alzaronsi i suddetti monti Rossi.
   Con le guide del Club Alpino (preferibili per ogni riguardo) si parte poi da Nicolosi per l'Etna percorrendo un terreno che costeggia 1 monti Rossi, sparso di uno strato di sabbia vulcanica uscita da essi, e, toccando l'antica dimora dei Benedettisi, si pon piede nella regione boschiva, ove incontrasi qualche quercia dal grosso fusto e molli fusti. Alla vite subentra la segala, che vi prospera egregiamente.
   La strada, quasi tutta sulla lava del 1537, passa fra i monti Fusara (902 m.) e Nocella (956 m.) a sinistra e monte Peloso (959 in.), monte Pagano (925 m.) e monte Serrapizzuta (1037 in.) a destra, lutti crateri antichi, vestiti ora di alberi e felci
   (1) Al 1° agosto 1891 i lavori di costruzione della linea Circumetnea, della lunghezza di in. 114,098.87, stavano in questi termini: 1° tronco, Riporto-Randazzo, di rn. 42,136.35; 2 tronco, Randazzo-Adernò, di m. 34,816.0*5 ; 3 tronco, Adernò-Catania, di m. 37,444.48. Complessivamente i lavori preventivati in progetto sono: 459 opere d'arte; 34 case cantoniere; 54 casotti da guardiano; 19 stazioni o fermate; 7 gallerie della lunghezza rispettiva di ni. 45.74 la la, di m. 200 la 2\ di m. 70 la 3% di m. 97 la 4% di m. 258.70 la 5% di m. 100 la 6», di in. 300 la 7; me. 306,750, me. 249,700, me. 277,680 di sterri, rispettivamente nel 1', 2° e 3 tronco; me. 428,994, me. 289,433, me. 254,27S di riempimenti, rispettivamente nel 1, 2° e 3° tronco,
   G — I.r, Patria, voi. V.