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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Sicilia 61
   Di C. 10>7 (-ÌO'.M) -1 l!)t. I Xonn-iuiii. — Ruggero, ullimo figlio di Tancredi di lfauteville, diviene
   primo re. Guglielmo III, suo nipole, é doposlo da Borico \ I. Di CL I l'.M-DJili;. Gli gnwi, — Enrico VI, imperatore di Germania, reclama la Corona in tirili del
   -uo matrimonio con Costanza figliuola «li Ruggero. Di l',. toW'WSi t'uxii d'Am/ib. — Carlo l conte di Provenza, figlio di Diligi Vili re di Francia, croato da Clemente IV re di Napoli e di Sicilia. Il suo governo ebbe fine coi famosi Vespri Siciliani.
   Di C. IJ^-2-ló()1-. Gasa di Aroi/ona. — Pedro 111 di Aragona elello re, qual marilo di Costanza,
   erede degli Uohcnstanfeii e discendente ili Ruggero. Di C. (ÒDI-17Et. Dominazione SjnitfiiHoiu, — Ferdinando il Cattolico, figliuolo di Giovanni 11 di Aragona e Sicilia, divion padrone dell'isola. Ea Sicilia fu governata da viceré. Codesto periodo termina con la Guerra di SiwéMxime che durò Eì anni, Napoli fu separata dalla Sicilia e la corona di quest'ultima fu data a Vittorio Amedeo, Duca di Savoia. Di Ci. 1713-1720. Cam Suioia. — Nella Pace di Parigi ilei 1720 la Sicilia fu restituita a Napoli e
   a Vittorio Amedeo fu data in cambio la Sardegna. Di C. 1720-1731, ifesM tl'Aiiximi, — Carlo VI, imperatore d'Alemagna, divien re di Napoli e di Sicilia.
   Di C. 17,'ì 1-1 Sfili. / iiorhoni Spaijnnoli. — Spagna, Francia ed Inghilterra dichiarano guerra a Carlo e Don Carlos, pontili imo nato di Filippo V di Spagna, è incoronato re di Napoli e di Sicilia in Palermo.
   Vll'avanzarsi dei Francesi nel Napoletano nel 1.798, Ferdinando IV abbandonò i suoi dommii continentali, si rifugiò a bordo del vascello-ammiraglio di Nelson, il quale lo trasportò a Palermo ove rimase sino alla Pace d'Amiens. Quando Giuseppe lìonaparle fu proclamato, nel ISiK», re di Napoli, Ferdinando riparò di bel nuovo in Sicilia il cui possesso gli fu assicurato dalle forze inglesi. Egli riebbe Napoli pel Trattato di Vienna ed assunse il titolo di Ferdinando I, re dello Due Sicilie. Ea dominazione borbonica ebbe fine quando Garibaldi s'impadronì della Sicilia e il plebiscito del 21 ottobre 1800 uni la Sicilia al nuovo Degno d'Italia.
   La Sicilia sotto ì Greci e i Cartaginesi — Le relazioni sulla popolazione primitiva della Sicilia sono più razionali e consistenti di quel che sia generalmente il caso in siffatte tradizioni. Il nome di Sicilia derivò ovviamente da quello del popolo che continuò ad essere nei tempi storici il suo abitante principale, vogliam dire i Siculi o Siedi (-ixsXot); e la tradizione universalmente ammessa li rappresenta quali immigranti dal continente — ove dimoravano in addietro — nell'estrema porzione meridionale d'Italia.
   Le tradizioni e le notizie di codesto popolo in altre parti dell'Italia e delle sue previe peregrinazioni e migrazioni sono invero oscure in sommo grado (1) ; ma il
   (1) È diffìcile assai arrivare ad una conclusione definitiva intorno allo affinità etnografiche degli antichi Siculi. Da una parie le notizie di essi nell'Italia meridionale par li mostrino in stretta attinenza con gli Itali ed altre tribù Enotrie, e c'indurrebbe ad ascriverli alla razza pelasgica; ma d'altra parie vuoisi ammettere che Dionisio li separa distintamente dai Pelasgi nel Lazio e li rappresenta come espulsi da quella regione dai Pelasgi unitamente ai cosidetti Aborigeni. Quindi le opinioni dei moderni eruditi si differenziano assai: il Niebuhr ammette ricisamente ì Siculi nel grembo della razza pelasgica e li considera come formanti l'elemento pelasgico o greco del popolo latino: lo stesso tengono 0. Mùller (Etrusl-er, pag. 10-10, ecc.) e I'Abeken (Mittel Italien, pag. 5), mentre il Grotefend (Alt Malievoi. IV, pag. -1-0), seguito dal Foruiger e da altri, considerano i Siculi quale una razza gallica o celtica, che a grado a grado s'inoltrò verso sud nella penisola italica, finché passò lo stretto da ultimo e si stabili nell'isola di Sicilia. Qualche passo di scrittore antico lo farebbe credere. Noi abbiamo però qualche fondamento per supporre i Siculi, del pari che gli Enotrii di origine pelasgica: se si rigetta questa supposizione, noi rimaniamo perfetLamente al buio quanto alla loro origine od alle loro affinità.
   Come abbiam visto nella Liguria nelVantichità (pag. 3) Filisto storico siracusano, dei tempi di Dionigi il Tiranno, rappresentò i Siculi quale una tribù ligure. I Siculi, o Siedi che dir si voglia,
   7 — Lia Patria, voi. V.