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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Alcamo
   045
   Gaggera e duo sulla destra. La prima, detta dagli antichi Iierbessus, sbocca in mezzo al torrente e ben si discerné al colore argenteo che comunica alle sue acque. Poco lungi, dall'alta sponda del torrente, si precipita la seconda e ivi presso scaturisce la terza, la quale è assai probabile sia la cosidetta Porpace rappresentata dai Segestani con sembianze umane; addimandasi ora Bagno di Calumet, da un antico castello saraceno che appellavasi in linguaggio moresco Calata-Jamet, ossia Castello de' Bagni. La quarta spiccia da uno speco sotterraneo e chiamasi ora il Bagno delle Femmine. La quinta, detta Sorgente del Padre Girolamo, è notevole per la temperatura elevata delle sue acque. La sosta, nota oggigiorno col nome di Gorgo Caldo, è probabile sia la sorgente detta dagli antichi Tehnesso, 'Premesso o Permesso.
   Nella statistica delle acque minerali del Regno d'Italia, pubblicata dal Governo nel 1869 trovasi il prospetto seguente sulle acque segestane:
   Tt'iiìprr. Tt'uipi-r.
   Bagno ili Cnlamet......(ìradi -Iti Sorgente del Padre Girolamo. . . Gradi 4fi.fi
   Hagno della Regina..... » IO Sorgente Telmcsso...... » 30
   Bagno delle Femmine..... » 41.25 Sorgente nuova....... » .1-8.5
   Da questo prospetto è esclusa l'acqua salino-solforosa di Alcamo, la quale ha una temperatura di gradi 73.75 (59 IL); ma sembra clic anch'essa fosse compresa nelle acque segestane descritto da Gian Michele Savonarola, da Bartolomeo Viotti, dal Clivolo e dal Bacci e che fosse quella in cui si potevano far cuocere facilmente le uova; e vi era compresa anche nelle informazioni sulle acque siciliane inviate dal prof. Francesco Pignocco al dottor Morioni pel suo trattato sulle Acque minerali del Uegno d'Italia.
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   MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI ALCAMO
   APPARTENENTI AL DISTRETTO MILITARE DI TRAPANI
   Mandamento di ALCAMO (comprende 2 Comuni, con una popolazione residente di 42,335 abitanti, censita al 31 dicembre 1881).
   Alcamo (37,497 ab.). — Città assai ricca, in bella situazione, alle falde del monto Bonifato, a 46 chilometri da Palermo e 54 da Trapani, con stazione ferroviaria Alcamo-Calatafimi distante 6 chilometri. La città medievica, cinta di mura merlate del secolo XIV, è architettonicamente pittoresca e racchiude non poche chiese antiche con porte e finestre a sesto acuto e case con terrazzini sporgenti a parapetti perforati.
   La chiesa matrice moderna va ornata di quattordici belle colonne di marmo rosso estratte da una cava vicina. Nella sesta cappella, a destra, è un rilievo della Madonna col Bambino, con cherubini e santi, attribuito al celebre Gagini (1518). Il campanile è più antico di alcuni secoli della chiesa ed ha finestre bifidi a sesto acuto e con bugne. Dirimpetto ad essa sorge la chiesa Le Bianche del principio del Rinascimento ed appartenente ad una Confraternita istituita pel seppellimento gratuito dei poveri.
   La chiesa di San Tommaso d'Aquino presenta un bell'esempio dell'architettura siciliana nella prima metà del secolo XIV. Ha un bel portone acuto a due ordini molto ricco di foglie d'acanto, scartocci, fogliami, ecc.; gli abachi e i capitelli sono continui; sopra, una finestra tonda sormontata da un frontone con colonnini.