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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Mazzara del Vallo
   GfiI
   Giulio d'Alcamo visse tra la fine del XII e il principio del secolo Nili ed una casa del tempo del Rinascimento in Alcamo dirimpetto alla Badia Nuova è additala qual sua dimora. 1 frammenti delle sue poesie furono pubblicati dall'abate di Gregorio nel voi. 1, p. 241-250, dei suoi Discorsi intorno alla Sieiìiu.
   Alcamo diede inoltre i natali a Sebastiano Bagolino, poeta, filosofo, oratore, pittore e musicista; a Carlo Lazio; a Pier Antonio Tornainira, vcrsatissimo nelle discipline ecclesiastiche; a Silvio Tornamira; ad Andrea Cordone, valente teologo e poeta; ad Antonio Romano Colonna, rettorie© e poeta elegante; alla poetessa \ eronica Lazio; ad Agostino Pantò, fondatore dell'Accademia Giustiniana, celebre letterato e filosofo, morto nel 1735, ed ai due Polizzi, medico l'uno e l'altro giureconsulto.
   Nacquero eziandio in Alcamo G. Vincenzo e Nicolò Pellegrino, S. Bui-garelli e G. Tornamira, valenti in guerra, compagni e consiglieri di Carlo V nella spedizione in Africa; e per ultimo Francesco Conti, il quale dagli infimi gradi della milizia sali pel suo valore al grado di maresciallo di campo del re Filippo IV nelle guerre d'Italia. Nativo di Alcamo è Gerolamo Caruso, medico, agronomo e sin dal 1871 professore all'Università di Pisa.
   Gli statuti d'Alcamo, concessi da Luigi Enriquez de Cabrera, conte di Modica, nel 1564, si conservano manoscritti nella Biblioteca municipale di Palermo.
   Coli, elett. Alcamo — Dioc. Mazzara del Vallo — P2 T. e Str. ferr.
   Cainporeale (4838 ab.). — Sorge in colle ameno, a 15 chilometri ila Alcamo e a circa 22 dal Mediterraneo in territorio assai fertile. Possiede una scuola elementare e un Monte fruivi elitario per sovvenzione di grano ai contadini poveri. Abbonda principalmente di granaglie di cui si fa un lucroso commercio di esportazione.
   Cenni storici. — Non è più antico dell'ultimo ventennio del secolo scorso e lo possedè in feudo la famiglia Benadelli dei marchesi della Sambuca.
   Coli, elett. Alcamo — Dioc. Monreale — P2 T.
   Mandamento di CALATAFIMI (comprende 2 Comuni, popol. 15,604 ab.). Territorio feracissimo in ogni genere di prodotti agrari, ossia cereali legumi, olio, soda, canapa, frutta squisite e specialmente vino, sonimacco ed agrumi, di cui si fa grande esportazione. Clima saluberrimo; terreno generalmente argilloso e calcareo con cave di marmo e gesso.
   Calatafimi (10,349 ab.). — Sorge fra due alture, a mezza strada fra Salemi a sud-sud-ovest ed Alcamo a nord-est, sui dorsi di due colli vicini, dei quali, quello ad occidente, di forma conica e più alto, fu sede dell'antica città ed è bagnato dal braccio sinistro dell'antico Crimiso (fiume Caldo o San Bartolomeo), sulla cui opposta riva, a 6 chilometri circa, giacciono le rovine di Segesta. Dista 62 chilometri da Palermo e 38 da Trapani È dominata da un castello saracenico, con tre torri quadrangolari, chiamato Kalat-al-fimi (castello di Eufemie). Questo castello, da cui la città prese il nome, nella prima metà di questo secolo servì di prigione, poi fu abbandonato ed ora è quasi diruto. Chi sale il colle per visitarne gli avanzi, vede intorno a sè stendersi un paesaggio larghissimo e stupendo coi suoi olezzanti giardini seminati lungo le rive del fiume Caggera (San Bartolomeo), coi suoi lussureggianti vigneti e le sue montagne grigio-brune delle Madonie, del gruppo Inici e della piccola catena della Pispisa; e da questa parte nelle sottostanti pianure gode della stupenda veduta del tempio Segestano e dell'Ossario dei caduti di Calatafimi.
   A mezza salita del colle, su di un pittoresco ed alto ciglione, s'erge la chiesa madrice. la quale conserva esternamente alcune tracci e dell'architettura primitiva. Dietro l'aitar maggiore sorge, sulla tribuna, una custodia in marmo bianco (fig. 174). Gli ornamenti architettonici, non che quelli sui vestiti delle figure, sono dorati, le labbra di queste sono tinte porporine, e l'interno dei manti colorato.