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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .Marniamoli!! c Comuni del Circondario di Alcamo
   decorare Io spazio sopra la trabeazione, stanno ai due fianchi della nicchia centrale due bassorilievi. Quello a destra rappresenta la Flagellazione, quello a sinistra il Cristo innanzi a Pilato, che si lava le inani Ài due estremi stanno due mezze figure del David e del profeta Isaia, che sostengono due nastri svolazzanti. Al secondo ordine un bassorilievo in centro rappresenta il Calvario eoi Cristo fra i due ladroni e le Addolorate in piedi fra i soldati. Ai due fianchi dì questo bassorilievo. in due nicchie di fioco sfondo, slatino San Pietro e San Paolo e, sui due profeti del priiii'ordine, due statuette inginocchiate rappresentano VAnnunziata e l'Arcangelo col motto: Ave. Sopra il bassorilievo della Crocifissione, nel timpano del frontone semicircolare, se ne vede un altro, che rappresenta la Risurrezione colla mezza figura del Padre Eterno alla sommità del frontone. Sul gradino dell'altare, che fu staccato dal muro di fondo dell'abside, ove stava sotto la tribuna, sono scolpite anche a bassorilievo la figura del Cristo fra i dodici Apostoli, di cui ciascuno porta gli strumenti del proprio martirio. All'estremità destra dello stesso gradino è scolpilo uno scudo colle armi della citili (un castello con tre torri sopra) e a fianco la leggenda col nome dei procuratori della fabbrica falla a spese del Comtme e colla data del 1512. Malgrado ciò molli artisti, che hanno esaminato l'opera, sono d'opinione che la data risponda all'epoca del collocamento; iliache l'opera, meno la Madonna da un'aria ingenua di mestizia e San Silvestro, sia di un'epoca molto anteriore.
   Nella chiesa di San Michele Arcangelo ammirasi, a destra dell'abside principale, una statua in marmo bianco assai pregevole di San Michele Arcangelo, la cui mano destra impugna la lancia in atto di minacciare il serpente, che calpesta. La figura è in parte colorita e i vestiti ornati di dorature. Sulla base sono maestrevolmente scolpite a bassorilievo l'effigie del Santo Ira una processione di confratelli col sacco, de' quali uno porta una croce, gli altri i bendoni e le torce accese. VI si legge la data 1490.
   Nella chiesa del Monistero di San Benedetto, sulla porta della sagristia, quadro della 1 fadonna in alto fra gli Angeli che la coronano e San Benedetto al di sotto in abito vescovile in atto di benedire. A destra di San Benedetto, San Placido e Scada Caterina con una testa sotto i piedi; a sinistra San Marco e San Giovanni, Battista. \i si legge la data del 1017; ma si crede esser copia di un quadro di epoca anteriore esistente in Roma. Cerio è che la data corrisponde ad uno stile di pittura posteriore di oltre un sècolo a quello che osservasi sul dipinto.
   Nella chiesa di Sant'Antonio, ora diruta e ridotta a proprietà privata, ammirasi la porta tutta in marmo, ricca di fregi e di bassorilievi, opera del ot)0. La chiesa del Carmine, pure diruta, è di antichità siculo-normanna con una cupola sorretta da pennacchi ma rivestita di stucco. Nella chiesa del Crocifisso è notevole l'abside e l'altare di marmi varii e preziosi, tra i quali distinguesi il giallo alberato di Segesta.
   Nelle mura del palazzo Municipale sono incastrate tre iscrizioni greche, che tro-vavansi prima nella casa del fu arciprete Avila. Essendo state rinvenute in un tempo assai remolo, il Longo (Appendice critica sulle colonie trojane in Sicilia) assicura che furono trovate in Acesta (oggi Calafatimi); molti le ritengono di provenienza segestana. Le iscrizioni per se stesse sono molto generiche.
   Monte di pietà, Ospedale civico, Congregazione di carità, Monte fruroeniario, due Orfanotrofii, Albergo di mendicità pei vecchi inabili al lavoro. Banca agricola, Succursali della Banca mutua popolare di Trapani e quella segestana di Castellammare. Teatro, Scuole elementari Biblioteca comunale, Società operaia cooperativa e del tiro a segno. Fabbriche d'acque gassose, laterizi, saponi comuni, olio d'oliva, paste alimentari, biscotti, ecc. Vino, canapa, soinmacco, soda, cacio rinomato; cave di marmo, di calce e di gesso.
   82 — La l'iti ria, voi. V.