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l'arte Quinta — Italia Insulare
Poggioreale (3468 ah.). — Sorge a 6 chilometri da Gibellina in situazione deliziosa sopra amene colline appiè delle quali scorre un affluente del Relice Destro. Il suolo fertilissimo produce grano, vino, olio, frutta con molta abbondanza ed esportazione.
Cenni sforici. — Fu anch'esso un feudo dei Naselli dei prìncipi d'Aragona.
Coli, elett. Calatafimi — Dioc. Mazzara del Vallo — P2 T.
Salaparuta (4130 ab.). — In bella situazione, a 2 chilometri da Gibellina, con abitazioni private non prive di una certa eleganza, un ampio ed elegante teatro e l'antico castello dei feudatari Parata tuttora ben conservato. Scuole elementari dei due sessi e Collegio, detto di Maria, per l'educazione delle fanciulle. Ospedale, fondato nel 1797, e Congregazione di carità. Grano, vino, olio, sommacco, frutta, ampi pascoli naturali ma con scarso bestiame, selvaggiume; buone e copiose acque potabili
Cenni, storici. — E d'antica origine; gli Arabi l'appellarono Menzil Salali e Kalat el minin (castello della donna). Sotto i Normanni, gli Svevi e gli Aragonesi chiamavasi Sala delle donne o Sala signora. Qnal nome avesse sotto i Romani non sappiamo; solo si sa ch'era già popolata al tempo delle guerre servili ed esiste, trascritta dal Muratori, un'iscrizione lasciatavi dal console M. Aquilio. Fu già feudo dei Paruta, dalla quale famiglia ebbe appunto il noine di Salaparuta nel secolo XV.
Coli, elett. Calatafimi — Dioc. Mazzara del Vallo — Pa T.