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l'arte Quinta — Italia Insulare
sempre la calma dell'atmosfera e l'aere foschissimo; quindi ecco il mare alzarsi di repente circa 60 centimetri sopra il suo livello ordinario e riversarsi nelle cale e sinuosità della costa; ma, trascorsi pochi minuti, esso retrocede con eguale velocilà turbando la melma e cagionando lo sviluppo di odori nauseanti. Finché dura il fenomeno ; pesci galleggiano come storditi sulla torbida superficie e se ne fa facìl preda. Codesti rapidi sconvolgimenti aereo-marittimi si compiono generalmente dall'I alle 2 pomeridiane e sono susseguiti da una brezza meridionale che cambiasi
in breve in vento impetuosissimo.
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MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI MAZZARA DEL VALLO
appartenenti al distretto militare di trapani
Mandamento di MAZZARA DEL VALLO (comprende il solo Comune di Mazzara dei Vallo).
Mazzara del Vallo (13.367 abitanti residenti nel Comune al 31 dicembre 1881). — Siede in pianura, sulla spiaggia e sulla sponda sinistra del Mazzaro alla sua foce nel Mediterraneo e si presenta imponente colle sue torri quadrate, avanzi delle antiche mura, discoste Pana dall'altra 25 metri. Nell'angolo sud-est scorgesi il castello diruto, costruito dal conte Ruggero nel 1073 e da lui abitato dopo la conquista della Sicilia pei Normanni quando il suo maggior fratello Roberto Guiscardo si stabilì in Palermo. Da quel castello Ruggero teneva a freno più di 100.000 Saraceni sparsi in parecchi luoghi della valle sotto i loro sceicchi. Vie anguste, ma abbastanza ben tenute, Nella piazza principale è una fontana eretta nel 1629 dal Duca d'Àlbuquerque, viceré della Sicilia, ed una statua di San Vito, patrono della città, con una corona in capo ed un cane ai piedi. Gli edilizi principali in codesta piazza sono il palazzo Vescovile, quelli del Senato, del Seminario, del conte Gazzera e la Cattedrale, notabile per la sua bella cupola. Fu fondata nel 1093, ma riedificata nel 1658-94. Sopra la porla occidentale è una statua del conte Ruggero che atterra un saraceno. Nell'atrio ammiransi tre antichi sarcofaghi in marmo dissotterrati nello scavare i fondamenti di un edifìzio adiacente, Uno rappresenla una donna che guida un carro tirato da dragoni alati detto volgarmente il Ratto dì Proserpina; il secondo, la caccia del cinghiale di Caledonia. Sono del Rasso Impero e già vi si scorge la decadenza dell'arte. Il terzo raffigurante la battaglia dei Greci con le Amazzoni è di uno stile di gran lunga superiore. V'è anche un sarcofago normanno, monumento di un vescovo morto nel 1180. Sopra l'altare maggiore è una Trasfigurazione in marmo con figure al naturale attribuita al Gagini ; e, in una cappella laterale, un antico Crocefisso dipinto dall'arte bizantina.
La piccola chiesa di Sant'Egidio conserva traccia dell'architettura primitiva nella sua navata e nella sua cupola poligonale. La porta è ornata di rilievi in marmo, desunti dalla vita del santo, del 1525, Nell'ex-convento di San Michele sono da vedere alcune iscrizioni romane ed una tomba della famiglia Albino. La chiesa di San Vito, vicino al castello, contiene un pozzo di acqua calda ferruginosa e sulfurea molto rinomata per la sua efficacia contro tutte le malattie cutanee. Evvi anche una grande figura in argento del santo. Alle suddette antichità vuoisi aggiungere un vaso orientale in terracotta smaltato nel palazzo Arcivescovile, eduna piccola collezione di medaglie puniche, saracene ejromane.