l'arte Quinta Italia insulaie
non mono di dieci Nuraghi; e, ru lla valle del Tirso, appena due diroccati. Cereali legna, sughero, pascoli, poche vigne e poco bestiame; il ruscello, che scorre in vicinanza del paese, irriga alcuni orti, nei quali coltivami legumi
Cenni storici. Nel medioevo era capoluogo di curatoria o dipartimento, ma è ora decaduto. Nel 1871 nei suoi dintorni fu trovato un prezioso diploma militar.
Coli, elett. Ozieri Dioc. Ozieri I'2 T. a Henetutti.
Bultei (1177 ab.). A 439 metri di altezza, appiè d'un morite della catena df I (laccano, diviso in due frazioni da un ruscello, con parrocchiale di Santa Margherita e riii(,ue chiese minori. Quattro inorili della suddetta catena e poco fra loro disuguali di altezza occupano parte del territorio, e dalle loro vette godesi di un ampio, vaghissimo orizzonte. Molte acque perenni, fra le altre quella eletta della Soletta in luogo delizioso, in mezzo alla selva sulla strada che da Ozieri e Pattada conduce a Benetutti.
Grano, orzo, lino, canapa, legumi, ortaglie, vino di qualche bontà, molti alberi da frutta e selve ghiandifere molto estese di lerci, quercie e sugheri. Bestiame e formaggi assai pregiati per l'ottima qualità dei pascoli ( dei quali Vendesi porzione in un con le pelh e con la lana! che non può essere rnanifattiirata dalle donne del paese. Vestigia di antiche popolazioni e di due Nuraghi, di cui sulla montagna se rie coniano ancor cinque.
Cenni storici. Bultei vanta grande antichità ed era sottoposto in addietro alla giurisdizione del vescovo di Castro. L'antico paese Bulterina, già deserto a' tempi del Fara vescovo di Bosa (1590), può credersi in origine sua dipendenza.
Coli, elett. Ozieri — Dioc. Ozieri — P3 T. a Benetutti.
Nule (1473 ab.). — Giace alla sommità di una collina, dominato dai venti ed ha in giro un'ampia prospettiva, in territorio per gran parte in ampii valloni con poche notevoli alture e bagnato dal Tirso. Nell'inverno formansi parecchie paludi, frequentate da varie specie di uccelli acquatici, ma esse prosciugansi nell'estate non esalando punto dei miasmi da poter infettare l'aria. Parrocchiale con sette altari dedicata alla Natività della Madonna, con quadro di buona composizione, lavoro di un pittore sardo rappresentante la titolare, quattro chiese minori fra cui quella ili Santa Paolina, di costruzione pisana con archi di trachite rossa e presso alla quale trovasi il cimitero ed altre quattro diroccate. Parecchi Nuraghi, alcuni dei quali ancor sussistenti in parte e due notevoli per grandezza, denominati Nurache ìroes e Nurache Odorosi'; presso ad essi vedonsi di quei monumenti antichissimi detti Sepulturas de Gigantes. Gran numero di quercie con selvaggiume e pochi branchi di maiali: grano, orzo, fave, poco lino ed ortaglie; la vite non matura bene per la rigidezza del clima; alberi fruttiferi in discreto numero, ma squisiti i fichi. Pascoli abbondanti ed eccellenti, bestiame, formaggi assai riputati. Lane, tessuti e speciali coperte rinomate, che si fabbricano dalle dorme.
Coli, elett. Ozieri — Dioc. Ozieri — P2 ivi, T. a Benetutti.
Mandamento di BONO (comprende 5 Comuni, popol. G325 ab.). — Territorio montuoso, in cui il Monteraso (1258 ni.) torreggia sopra gii altri della catena del Goceano, con orizzonte vastissimo dalle sommità. Vi scorre il Tirso con alcuni suoi affluenti. Vaste selve di ghiandiferi.
Bono (3166 ab.). — Giace a 530 metri di altezza, in una risega del suddetto Monteraso, dominando la valle, con ameno e pittoresco orizzonte chiuso dalla catena del Goceano. Vie irregolari nella direzione e nella larghezza. La parrocchiale di San Michele è di costruzione pisana e assai capace. Vi si ammira nel coro la statua colossale Ac\YArcangelo — che vuoisi scolpita nel 1095 dallo scultore Tavera — in