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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Tempio Pausania
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   e accanite guerre civili fra gli abitanti, assottigliati poi dalle pestilenze, che tanto devastarono nei tempi di mezzo la Sardegna. A testimonio dell'antica floridezza stanno le vestigia di ben ventìseì mulini idraulici per la macinazione delle granaglie lungo il corso del fiume. Eravi anche anticamente una nobiltà numerosa, che o fu spenta nel furor delle guerre o costretta dal pericolo ad espatriare.
   Coli, elett. Ozieri — Uioc. Ozieri — P2 T. a Bono e Str. f'err, locale.
   Mandamento di MORES (comprende 3 Comuni, popol. 3684 ab.). — Territorio attraversato dal Termo, in cui abbondano trote ed anguille ricercate, ed occupato da porzione del monte Sunto (733 in.), notevole per la sua forma prismatica a triangolo ; dal monte Lachesos, sede un tempo della popolazione d'origine romana di tal nome, alla cui falda sta Mores, e da altre colline. Vi si coltivano sopra tutto i cereali.
   Mores (2Ì48 ab.). — Siede a 365 inetri di altezza, sulla falda orientale di un notevole rialto, là dove il suolo comincia a declinare nel gran campo o vallone di Ozieri. Parrocchiale di Santa Caterina, incominciata verso il 1630, ultimata nel 1636 e la facciata nel 1670 col concorso nella spesa del marchese di Mores. Nella sagrestia ammirasi Uri quadro assai stimato rappresentante Sani Onofrio. Alto ed artistico campanile creduto il più bello dell'isola e opera dell'ingegnere Calvia. Due chiese minori, ex-convento dei Cappuccini e, nei dintorni, parrocchie di paesi spopolati. Sette Nuraghi e molte caverne.
   I prodotti naturali sono : grano, orzo, fave, legumi, granone, lino, ortaglie, molti alberi da fruita, vino bianco e una specie di tartufi, delti Tuvure, deliziosi al gusto e meno eccitanti dei veri tartufi. Bestiame d'ogni specie e formaggi di mediocre bontà. Si vende giano, orzo, formaggio, pelli, lane, giovenche, montoni, capretti, agnelli, maiali ed oggetti agrarii e industriali ai Sassaresi principalmente. Le donno filano e tessono il lino e la lana e fanno lavori di qualche pregio.
   Nella regione, detta S'ena frisca (la fresca sorgente), trovasi la chiesa rurale di San Giovanni Battista, in cui, in occasione della festa (24 giugno), vi ha gran fiera, che dura dieci giorni. Immenso il concorso di Galluresi e Campidanesi. A mezzanotte della vigilia della festa si fa una lunga processione, composta specialmente di donne, la quale si dirige al vicino torrente, in cui esse si bagnano, credendo che quelle acque in tale ora si convertano in quelle del Giordano e abbiano la potenza di guarire ogni male che sì ha o a contrarre il quale si abbia qualche disposizione. Spesso però avviene che invece di ottenervi la salute, vi acquistino ì malanni.
   Cenni storici. — Nel 1478 Artale Alagon e Giovanni Dessena, visconte di Sanluri, respinti ad Ardara vennero a Mores, ove furono assaliti e debellati da Angelo Marongiu. Nel 1795, quando il governo di Sassari, signoreggiato dall'aristocrazia, si ribellò alla capitale, gli abitanti di Mores concorsero all'assedio di quella città recandole gravi danni Anche in Mores infuriò l'insurrezione contro i feudatari! del Logudoro e fu distrutto in gran parte il palazzo con cappella annessa dei marchesi di Manca. Nel 1796 i consiglieri e i maggiorenti di Mores entrarono a far parte dell'alleanza giurata fra popoli logudoresi per l'emancipazione dal governo feudale.
   Culi, elett. Ozieri — Dioc. Sassari — P2 T. e Str. ferr.
   Ardara (480 ab.). — A 297 metri d'altezza, su d'un'eminenza mediocre, dominata da tutti i venti, quasi alle falde del monte Santo e a 11 chilometri ila Mores. Fu anticamente un luogo ragguardevole e vi si ammirano ancora la famosa chiesa e gli avanzi del castello, di cui vuoisi fondatrice la celebre eroina Georgia sorella del giudice Gomita II nel secolo XI, la quale, avendo dato prova della sua prudenza e del suo valore nel condurre l'esercito contro il Giudice di Gallura, volle poi dimostrare la sua magnificenza con questi superbi edilizi,