Mandamenti e Comuni del Circondario di Tempio Pausania
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Tuia (1187 ab.). — Siede a 275 metri di altezza, appiè dell'altipiano del Sassu, sui confini del campo o grande pianura di Ozieri. Trovasi nel Sassu la trachite di varii colori che ne forma la parte superiore; l'altra roccia dominante è la calcarea e, nella grotta entro la circoscrizione di Tuia, trovasi la calce carbonata; nel campo massi sparsi di granito. Il Coghinas cinge i confini orientali del Tulese, quasi semicircolarmente, separandolo dal territorio di Oschiri e da quello di Berci iii Ida.
Parrocchiale di Sant'Elena, di mediocre grandezza ed oratorio di Santa Croce, quasi uguale alla parrocchia, ma più bello perchè restaurato ed ornato per liberalità di una persona divota. Fuori paese, chiesa campestre di San Pietro, di molta antichità, e che credesi fosse la parrocchia dell'antico paese Tuia Ossana, da cui pretendesi provenga l'odierna popolazione di Tuia, e che rimase deserto ab antico forse sin dal tempo dei Giudici. Numerosi i Nuraghi, ora distrutti.
Ampli ed ottimi terreni per ogni genere di coltivazione; grano, orzo, fave, legumi, lino, vino bianco e molto spiritoso, bestiame d'ogni specie, grasso e saporito il formaggio; selve sulle montagne. Nel luogo detto Su Frangane è una fonte minerale fresca, le cui acque presentano nel bacino un color ferrigno e che nella statistica del Regno d'Italia (Acque minerali, p. 08) son dette saline e il Casalis crede ferruginose.
Nell'altipiano di Sassu sorge una bella chiesa, dedicata a San Leonardo e già annessa ad un monastero. Una leggenda popolare circola fra gli abitanti di quei paesi vicini, intorno a questa chiesa, la quale ha fondamento in un ciottolo, rimasto chiuso dentro un alveo, formatosi, per una decomposizione fisica assai comune in simili terreni, nel porfido trachifico, di cui è formato quel suolo. Questo ciottolo, che non può uscire dall'alveo, ma che lo si può toccare per mezzo dell'apertura assai minore del suo volume, ha la forma d'una pezza di formaggio e dicesi che questa fosse stata rubata e nascosta in quella cavità rocciosa e per miracolo del Santo tramutata in pietra e rinchiusa, perchè il ladro non potesse più toccarla.
Nel piccolo altipiano detto Sassitu, si trovarono tombe con armi in bronzo, monete e svariati oggetti d'antichità, ed un deposito d'armi, provenienti dall'officina già esistente in Tuia, assai ricca. Su altra piccola collina trovasi la chiesa di Sant'Antioco di Bisarcio ed è l'unico edificio esistente ancora dell'antica città di Bisarem, Essa è costruita come l'antica cattedrale di Oltana con pilaslri e cantoni rossi e verdi artistica niente disposti. Ra tre navate; le due laterali sono più basse della centrale e sono formate da dieci colonne di trachite rossastra d'un solo pezzo lunghe metri 3.65 e larghe 0.02, con capitelli corinti!. Ha pure un affresco e nel presbiterio si vedono i seggi dei canonici costrutti in pietra. L'abside è un modello d'architettura con belli ornamenti pure in pietra. La sua costruzione risale al 1152. Dà il titolo all'attuale vescovo d'Ozieri e ultimamente fu dichiarata monumento nazionale.
Nei dintorni vi si vede pure la chiesa di San Nicolò di Betule, appartenente già all'Ordine dei Cistcrciensi e aggregata al vescovato di Bisarcio nel 1444. Quivi presso nel 1680 esisteva ancora un paese. Vi si trova inoltre la chiesa di Santa Maria di Castra, quale ultimo nome ricorda una città vescovile, con una popolazione numerosa. Tale chiesa fu costrutta da Mariano di Torres verso il 1220. Il più antico vescovo di Castra che la storia ricordi è Attone nel 1164 e nel 1503 tale diocesi fu soppressa e riunita a quella di Oltana, poscia a quella d'Alghero. Però nel 1803 ne fu ancora distaccata per formare il vescovato di Ozieri.
Coli, elett. Tempio Pausania — Dioc. Ozieri — P2 T. ad Oschiri.
Mandamento di PATTADA (comprende 3 Comuni, popol. 8317 ab.) — Territorio generalmente montuoso con ampie valli. 1 monti più notevoli sono monte Lerno, alto 1093 metri, ch'elevasi nella valle, su cui sorge lo stesso monte di Pattada, e