Mandamenti e Comuni del Circondario di Tempio Pausania 3
al circondario di Tempio Pausania e trovatisi in varii distetti pastorali della Gallura settentrionale e nel Montenero della Gallura meridionale.
Il 13 maggio 1829 Carlo Alberto, allora principe di Savoia Carignano, e poi re di Sardegna, nella visita che fece nell'isola, visitò Tempio ed ospitò all'Episcopio e nell'attiguo palazzo Villamarina, accolto con riverenza ed affetto e con feste di esultanza. Nel 1837 Tempio Pausania ottenne gli onori di municipio e le feste si rinnovarono non meno sontuose.
Uomini illustri. — Molti ne diede Tempio, fra i qualE i seguenti: Pietro Acquenza Mossa, nato verso la metà del secolo XVII, proto-medico generale ed archiatra onorario dei re Carlo II e Filippo V, autore di varie opere di medicina impresse a Madrid fra cui una sul salasso De sanguinis missione, libri IV (1696), l'altra sulle febbri dette intemperie (1702). Bernardino Pes, nato di nobil famiglia nel secolo XVIII, che lasciò manoscritti sulle cose patrie, fra cui un Ristretto della storia di Sardegna e un Ristretto dello Stato antico e moderno della Sardegna. Gavino Pes, anch'esso di nobil sangue, poeta nazionale ed improvvisatore, nato nel 1724. Bernardino Pes, nobile e poeta insigne, nato nel 1739 e morto nel 1823, che, rimasto vedovo, vesti l'abito ecclesiastico e fu sacerdote esemplare. Domenico Pes, illustre fra i dotti de' tempi suoi, dei chierici regolari delle Scuole pie, assai lodato da Pasquale Tola nel Dizionario Biografico degli illustri Sardi. Francesco Pes, sommo giurisperito, membro in Torino del supremo Consiglio della Sardegna, morto nel 1793. Giovanni Valeri tini, poeta del secolo XVII. Giovanni Battista Sardo, gentiluomo del secolo XVIII. Giovanni Maria Dettori, teologo rinomato e scrittore sacro, che fiorì nel secolo XVIII.
Ma il più illustre lempiese fu Giacomo Pes di Villamarina, nato nel 1767. Nel 1793 ebbe come maggiore il comando del reggimento Sardegna nel combattimento di Pèrus contro i Francesi. Nel 1799 fu promosso brigadiere generale e incaricato del comando provvisionale di Cagliari, e, nel 1803, del Logudoro. Fu quindi nominato maggior generale, capitano della guardia del corpo del re, gran mastr o di artiglieria, gran collare dell'Annunziata e generale di fanteria. Nel 1816, alla partenza dalla Sardegna del duca del Genevese, fu assunto al governo dell'isola con autorità viceregia. Morì nel 1827 compianto universalmente per le sue virtù pubbliche e private.
Coli, elett. Tempio Pausania — Dioc. Castel Sardo — P3 T. e Str. ferr.
Mandamento di AGGIUS (comprende 2 Comuni, popol. 3607 ab.). — Territorio occupato da rnolt5 monti e colli, fra cui il colle detto della Croce quasi addosso al paese. A est di esso ergesi la montagna di Tummèn-soza con caverne e bosco e veduta della maggior parte della Gallura, del golfo di Porto Torres e di quasi tutto il litorale nord sino alla Maddalena. Boschi e pascoli.
àggius (2562 ab.). — Sorge a 600 metri circa d'altezza, alla falda meridionale di un alto colle, in clima che tende al'freddo, ma con aria salubre, vie irregolari e un duecento case. Parrocchiale di Santa Vittoria e non meno di tredici chiese campestri, fra cui quella di Santa Maria di Vignola presso ìi litorale. Numerosissime le sorgenti di acque pure e salubri, fra cui una sul detto monte Tummèn-soza, di cui gl'infermi hanno giovamento. Altra fontana detta Panzoni ha la virtù di decolorare il vino e fargli perdere il sapore, nta non la forza alcoolica. Il territorio termini col mare e i luoghi di sbarco e di contrabbando sono l'isola Rossa, la Crocetta e Vignola; vi ha però maggior sicurezza nel golfo di Vignola, che si addentra con un buon fondo entro terra, e in cui veggonsi le rovine di un antico paese, che credesi la Tuciola di Tolomeo. TI terreno si abbassa secondo la curva del lido in una vasta e fertile pianura, in cui hanno i loro casali comodi e ben costruiti, con la chiesa di San Francesco de S Argenta, un gran numero di pastori. A sinistra di Vignola, ove esistette l'antica stazione di Viniolis, indicata nell'Itinerario d'Antonino, come la
131 — I,a l'n Iriii voi. V.