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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Tempio Pausania
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   Isola l»egi.i Sparagi. — Misura l'istessa superficie di Santo Stefano e dista un miglio marittimo circa dalla Maddalena. Le coste in più tratti sono irte di scogli e perciò assai difficile vi è l'approdo. E abitata da una famiglia di pastori, che n'è proprietaria e che la coltiva e attende all'allevamento del bestiame. Vi è una copiosa fontana di buon'acqua e vi cresce la ferula, pianta velenosa per gli animali che per caso la mangiano. Abbonila di pernici e di beccaccie, A poca distanza vi è altro isolotto, detto Sparagiolto, gran scoglio disabitato e incapace d'essere coltivato.
   I Budelli. — Sorgono al nord-ovest della Maddalena, da cui distano circa 6 miglia. Due di essi vengono chiamati La Presa, che è al nord, e / Barrettiui all'est, e fanno parte del gruppo detto anticamente Cuniculariae In quest'ultima cresce Yagaciu, ginepro di Fenicia. I Budelli è il nome d> un'isoletta che sta al sud. Sono tutte granitiche, e olirono una meschina vegetazione, sfruttata per pascolo da qualche pastore della Maddalena, che vi soggiorna.
   Santa Maiua. — Appartiene a quello stesso gruppo, di cui trovasi a nord-est. Coltivata in gran parte a vigneti; ricca di pascoli e perciò vi prospera il bestiame; laghetto popolato di pesci e d'uccelli acquatici. Vi sorge una vasta casa, di proprietà d'un signore della Maddalena, che è il possessore dell'isola.
   Razzoli.'— Fa parte pure del nominato gruppo ed è singolare perla sua forma di piramide acuta. All'estrema punta nord vi sorge un faro di 2° ordine, abitato dal guardiano con la sua famiglia, soli esseri umani in quel grosso scoglio granitico. Il faro s'innalza a 86 metri sul livello del mare e a metri 18.50 dal piede della torretta; la sua posizione è di 41° 18'30'' latitudine nord e di 70°20' longitudine. L'apparato leuticolare è a luce bianca fissa, con raggio rosso verso la rocca del La vezzi; la luce ha la portata di nini. 1G. Questo faro, con quello che sorge nel-l'isoletta Lavezzi, appartenente alla Corsica e distante dal primo 3 miglia, rischiara il passaggio più pericoloso ed insieme il più stretto delle Bocche di Bonifacio.
   Santa Teresa Gallura (2042 ab.). — A 14 metri di altezza, sulla sponda destra del porto Longone (così detto perchè più lungo che largo), è il paese più settentrionale della Sardegna, più vicino alla Corsica, dirimpetto a Bonifacio, distante 30 chilometri dalla Maddalena e 59 da Tempio Pausania, con porto sicurissimo, ma di poco fondo pei detriti che vi porta da secoli un torrentello, e ufficio semaforico nella frazione di capo Testa. Parrocchiale di San Vittorio e, nella penisola di capo Testa, rovine di una chiesa dedicata a S. Teresa, da cui prende nome il paese. Presso l'abitato, a ovest, sorge una eminenza detta monte Bandero. Il territorio ampissimo, parte a inoliti e colli e parte piano e marittimo, produce cereali, ortaglie, frutta, vino, ecc.; bestiame e buon formaggio; pesca e contrabbando con la vicina Corsica.
   Santa Teresa è stazione balneare dì Tempio e di tutta la Gallura. Ma la sua importanza è dovuta per essere sede del dipartimento telegrafico sardo, partendo da questo ufficio il cavo che unisce l'isola al continente. Fanno parte di Santa Teresa le due frazioni di Caresi e Marazziuo.
   Ceniti storici. — Il porto di Longosardo è ritenuto per l'antico Porius Tibulis. Nell'Itinerario d'Antonino si parla della stazione di Longones, e Tolomeo accenna ai Tibulazi come i popoli più settentrionali dell'isola. Nell'antica curatoria marittima di Montangia e sulle rovine dell'antica città, ristabili vasi una popolazione sul declinare del secolo XIV, quando fu costruito il castello di Longone, o di Longosardo, che divenne famoso. Sorgeva esso sulle estreme falde occidentali del monte Garosi e sulla sponda del porto in forma quadrilatera irregolare, con un'appendice difensiva dalla parte di terra, ove il terreno poteva favorire gli assalitori. Dalla parte del porto il castello era munito di una grossa torre ed, oltreccliè solidissimo, poteva contenere