Corsica
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Fra questi Capi (procedendo da nord a sud lungo la costa occidentale dell'isola) Tolomeo dinnmera: Tilox Proni., la spiaggia Gesiana, il promontorio Aziano, il golfo di Gasalo, il Proni. Viribalhtm, la montagna Re zi a, il Prom. Rhium, la spiaggia Arenosa e il Portus Titianus, luoghi tutti che mal si possono identificare al di d'oggi. Il I'ortus Syracusanus, nella parte sud-est dell'isola, è probabilmente il precitato golfo di Portovecchio (Tolom., hi, 2, §§ 3-5).
IV. — Monti.
La loro altezza è ragguardevole in paragone alla superficie dell'isola. Il massiccio o gruppo principale, il Niolo, che levasi nel nord-ovest dell'isola non si arresta guari sotto il lìmite ideale delle nevi persistenti. E una specie di cittadella granitica le cui alte valli furono i baluardi dei Corsi nelle loro guerre d'indipendenza. Dalle vette circostanti, quando il tempo è chiaro, scorgesi tutto il contorno delle coste continentali dalle Alpi della Provenza all'Apennino toscano.
Al sud del Niolo la crina principale delle montagne, composta intieramente di roccie primitive, sviluppasi, una cima dopo l'altra, verso lo stretto di Bonifacio, parallelamente a un dipresso alla spiaggia occidentale; e la sua ultima gran vetta dal Iato sud è la poderosa Incudine, cosi detta dalla sua forma.
A nord del Niolo altri monti rappiccansi alla catena meno alta del suddetto capo Corso. Codesta catena, parallela al meridiano, forma una vera spina dorsale a tutta la penisola di Bastia e prolungasi verso sud all'est del bacino di Corte.
Nel suo insieme l'interno della Corsica non è che un labirinto di montagne e non si va da un villaggio all'altro che per mezzo delle così dette Scale, o sentieri scalari, che salgono dalla regione degli ulivi a quella dei pascoli.
La grande strada dell'isola, quella da Ajaccio a Bastia, tocca un'altezza di oltre 1100 metri; e persino le strade della costa occidentale, la più popolata, altro non sono che una seguenza di salite e discese che contornano i promontori del litorale. Le due strade principali sono quella da Ajaccio a Bastia pel col di Vizzavano (1148 m.) fra il Cardo e Monte d'Oro e quella da Bastia a San Fiorenzo. Attualmente l'isola è altraversata da Bastia ad Ajaccio da una ferrovia di cui un ramo si distacca da Ponteleccia ed arriva a Calvi.
Fra i monti della Corsica molti ve n'ha che raggiungono l'altezza di oltre 2000 metri. Citeremo Monte Rotondo, sopra le sorgenti della Postonica (2764 m.); Monte d'Oro, sopra Vivario e la suddetta foresta di Vizzavona (2653 ni.); Vaglia-Orba, sopra il Niolo, fra le sorgenti del Golo e del Fango (2650 ni.); il Cardo, sopra Venaco, nel ramo che separa la vallata di Postonica da quella del Vecchio (2500 m.) ; il Padro, fra Olmi, Cappella e Asco (2457 m.) ; il Cinto, sopra il suddetto Niolo (2816 m.) ; l'Artica, sopra lo stesso (2100 rn.); il Tafanato, sopra lo stesso (2315 ni.); il Renoso, fra le sorgenti della Gravona. di Prunelh e di Finmorbo (2300 m.); il Tramato, sopra Castiglione, fra Niolo e Asco (2197 m.); il Ladroncello, sopra le sorgenti del-l'Asco (2135 m.); la Punta alla Cappella, sopra il fiume Tarano (2069 ni.), e la già citata Incudine, sopra il Rizzanese e il Tarano (20G5 m.).
I monti rimanenti sotto i 2000 metri sono: il Cornia (1988 m.); la Serra della Rena (1911 rn.); il Grosso (1861 m.), VAsina» (1820ni.); il Capo della Madia (1679 m.); il San Pietro (1650 ili.); il Cervello (1572 m.); la punta della Calva (1566 ni.); la punta delle Furchicciole (1565 m.); la punta Lincinosa (1545 ni.); il Martelluccio (1566 ni.); la punta Oram (1495 m.); VAtticione (1289 m.); lo Stello (1285 ni.); il Cozzanico (1209 ni.); il Cervio (1072 m.) ; il Sant'Angelo (1018 m.); e finalmente il Pigna (1010 m.).
136 — lia Ifutriu, voi. V.