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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Corsica
   -VI 5
   principalmente di calcari, serpentini, quarzi ed eufotidi. I terreni terziari! non compariscono che in certe parti dell'isola, a capo Corso, nel golfo di San Fiorenzo e in quelle di Santa Manza e di Bonifacio.
   Come la Sardegna, la Corsica ha molti giacimenti minerarii, ma i suoi filoni d'argento, di rame, piombo, ferro, antimonio non sono così poderosi al paro di quelli dell'isola consorella. Non ha gran tempo, il minerale di ferro era il solo oggetto di seria coltivazione e alimentava officine importanti presso Bastia e Por-tovecchio; al presente si estrae il rame di Castifao, nelle montagne di Corte e il piombo argentifero di Argentello presso l'Isola Rossa. Si lavora anche un poco alle cave di granito rosso e azzurro, di porfido, alabastro, serpentino, marmo, che sono gli elementi più preziosi, dice il Réclus, della ricchezza futura della Corsica.
   I Genovesi avevano anticamente a Parinola una miniera di ferro con un forno fusorio pel quale trassero in seguito il minerale anche dall'Elba; ma esso fu distrutto nella guerra della Rivoluzione.
   Vili. — Acque minerali.
   Non mancano in Corsica le acque minerali, delle quali la più rinomata è VAcqua d'Orezza nella regione così bella e così pittoresca della Castagniccia, circondario di Bastia, da cui dista 30 chilometri a sud. La sorgente dividesi in due: soprano. od antica, scoperta nel 1720 dal dott. Frediani, ma trascurata, e sottana o sorgente nuova perchè non ne comincio Fuso che nel 1777 ed è la più rinomata. E dessa difesa da un piccolo padiglione, si piglia in bevanda contro molte malattie dal giugno all'agosto e si trasporta in bottiglie anche in paesi lontani. Alcuni la mescolano col vino e in Corsica la vendono col nome di Acqua acetosa. È una delle più efficaci dell'isola.
   Le Acque di Pietrapola, dette anche di Fiumorbo, in mezzo ad alte montagne nel Comune d'Isolaceio, a 52 chilometri da Ajaccio e note forse agli antichi Romani, scaturiscono con 8-10 polle e scaricatisi nel torrente Abbatesco. Sono chiare, limpide, con sapore di brodo leggermente salato e giovevoli contro molte malattie, come risultò anche dalle molte analisi a cui furono sottoposte. Lo stabilimento balncario ha tre piscine capaci ciascuna di 40 infermi, e dodici camere con bagni, doccie, ecc. Vi si va per strada carrozzabile e vi concorrono annualmente 750 ammalati.
   Acque di FuzzicheUo. — Nella valle omonima, a breve distanza dalle rovine di Aleria e dallo stagno di Diana e 64 chilometri da Ajaccio. Giovano contro parecchie malattie, ma principalmente contro le esantematiche e nella cicatrizzazione delle ulceri. Si pigliano in bevanda, in bagni, in doccie e in fanghi. Lo stabilimento bal-neario, della seconda metà del secolo, ha 17 tinozze di marmo, una piscina, una doccia ascendente e il luogo pei fanghi; ma, a cagione delle esalazioni paludose, gl'infermi non vi traggono che nei mesi di maggio, ottobre e novembre.
   Acque sulfuree di Guitera. — A 5 chilometri dal villaggio omonimo e a 52 a est da Ajaccio, della temperatura di ben 45 gradi e con odore d'uova fradicie, utili per bagno nelle affezioni cutanee ed asmatiche. Gli infermi, che immergonsi solo per pochi minuti nell'acqua molto calda, costruiscono capanne di frasche e bivaccano intorno alle due piscine nel maggio e in giugno e di bel nuovo nel settembre e nella prima metà dell'ottobre per essere nel luglio e nell'agosto l'aria malsana.
   IX. — Agricoltura.
   Secondo la statistica ufficiale vi avrebbero in Corsica 125,000 ettari di boscaglie, vale a dire circa un settimo della superficie totale dell'isola; ma le son cifre bugiarde, dacché ampie distese qualificate per selve non sono che macchie. Non esistono più