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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   una regione salubre e fertilissima il mercato principale della Balagnala citta d'lettiti Rossa (Ile Jiousse con 1503 ab., circond. di Calvi), cosi delta da uno scoglio vicino, fondata nel 1758 dal Paoli per soverchiar Calvi, rimasta fedele ai Genovesi.
   3. Calvi, con 2023 abitanti, una fortezza di second'ordine, un porto mercantili ed una rada capace di una grande squadra, sia sopra e a' piedi di un'alta roccia. Dopo Bonifacio è il punto più fortificato della Corsica; il forte Mozzello signoreggia la rada e l'anlico palazzo genovese del Governatore è ora una caserma. Commercio di frutta, pelli, vino, legname, cera. Il viaggio da Calvi ad Antibo dura appena 8 ore ed ogni 14 giorni un vapore salpa per Marsiglia. Ma comecché capoluogo di circondario (24,371 ab.), Calvi, invasa in parte dalla malaria, è soverchiata dal villaggio di Calenzana situato in una valle dell'interno.
   4. Corte, altro capoluogo di circondario (59,000 ab.), nella parte orienlale dell'isola, celebre nella sua storia quale acropoli di essa e quale patria degli eroi dell'indipendenza, conia 5130 abitanti. Sorge sopra una roccia scoscesa alta 111 m. sul Tavignano; è cinta di mura, ha un forte castello, coslruito verso il 1420, un ginnasio trasformato nel 1765 dal Paoli in Università, una Biblioteca di 2000 volumi ed una bella caserma. Diede i natali al rappresentante del popolo Casablanca e vi si ammirano le statue dei generali Paoli ed Arrighi di Casanova e di Giuseppe Bonaparte. In vicinanza una torre antica detta Torre di Seneca, il quale fu relegato, com'è noto, nell'isola.
   5. Bonifacio, sullo stretto omonimo, nel circondario di Sarlène, con 3116 abitanti, sopra una lingua di terra ed uno scoglio calcare quasi perpendicolare, piazza di guerra di terz'ordine, con antiche fortificazioni e parecchie chiese interessanti, ha un porto ampio, profondo, sicuro, con semaforo, navigazione e commercio attivi e pesca del corallo.
   Nelle guerre fra Corsi, Pisani, Genovesi ed Aragonesi, Bonifacio rappresentò sempre una parte importante e i Genovesi in ispecie la tenevano di mira per la sicurezza della navigazione nello stretto. Ancor nel 1554 quando la città fu presa, dopo un lungo bombardamento, dai Francesi alleati coi Turchi, essa avea fama della città più forte della Corsica.
   Fondata nell'830 dal pisano Bonifacio, che le diede il proprio nome, conserva ancora, in testimonianza dell'antico splendore, le chiese di Santa Maria Maggiore con bella loggia, San Francesco del secolo XIV, San Domenico in buono stile gotico, terminato nel 1343 e l'Ospedale costruito verso il 1300.
   Le Bocche o lo Stretto di Bonifacio, nel punto più angusto fra Cala Fiumara, la punta sud della Corsica, e il capo Longosardo, l'estremità settentrionale della Sardegna, non ha che una larghezza di 11 chilometri. Per la corrente violenta del Tirreno e i suoi molti scogli la navigazione è assai difficile nello stretto; ma gli scogli sono favorevoli alla pesca del corallo, molto attiva e fruttuosa, n un con quella del tonno e delle ostriche.
   All'ingresso orientale dello stretto le Isole Bucinori, od Isole Intermedie, dette dagli antichi Insulae Caniculariae, ed abitate principalmente dai Corsi. Le più estese come Caprera (la garibaldina), la Maddalena, Santa Maria, appartengono alla Sardegna, e le altre, fra cui Cavallo e Lavezzi, alla Corsica.
   Fra i tanti naufragi nelle Bocche di Bonifacio è memorabile quello della fregata
   francese la Seminante nel 1855 in cui perirono circa 1000 uomini.
   * *
   Le altre città o piuttosto borghi della Corsica sono, nella parte occidenlale o di là dei Monti dei Pisani, i seguenti: Sartène (capoluogo di circondario, 37,757 ab.), con 5,748 ab., appiè delle montagne che signoreggiano il lato sinistro del golfo di