l'arie Quinta — Hiilia Insulare
Saliceli, già membro della Costituente iti l'arici, e quindi ministro di polizia sotto Marat a Napoli, ove morì nel 1810; il generalo Sebastiani, aiutante di campo di Napoleone 1, ambasciatore a Costantinopoli e dopo il 1830 ministro degli g&Imì <¦ maresciallo di Francia; il generale Fiorella, senatore sotto il primo impero, e difensore nel 1791) della ciflad#lla di 'l'orino contro gli Austro-Russi; il generale Arrighi di Casanova, duca di Padova, governatore degli Invalidi e gran cancelliere dell'Ordine della Legion d'Onore, morto nel 1853: suo figlio Ernesto, filSistro dell'interno nel 1850, morto nel 1888; il generale Giacomo Pietro Abbnitirei, die nel 1793 difese la Cor ica contro gli Inglesi, e mori nel 1812; suo figlio Carlo Abbatucci, generale di divisione, iiiorio nel 1790 ad Uningn combattendo contro gli Austriaci; G. Pi' Irò Carlo Abbatucci, suo nipote, ministro di grazia e giustizia sotto Napoleone 111, morto nel 1857; Gioacchino Pietri, già deputato sotto Luigi Filippo e poi prefetto di polizia a Parigi sotto Napoleone III: Stefano Colili, senatore e segretario pailicolare di Napoleone III; il conte Pozzo di Gorgo, avversario accanilo di Napoleone L dal 1803 al servizio della Russia, di cu, fu iì rappn sentante a Parigi ed a Londra, morto nel 1843, Limperani, scrittore, scienziato e console generale di Francia in Oriente; Francesco Antonmarcbi, medico di Napoleone a Sant'Elena autore dei Lea derniers moment* ile Napoléou, morto nel 1838 nell'isola di Cuba; Grcgori, storico e lette-ralo e magistrato in Francia; Marco Aurelio Marchi, filologo greco; Salvatore Viale, poela e novelliere di grido; il generale G. B Cervoni, prode soldato e po> ta ucciso nel 1809 nella battaglia di Eckmiilil in Baviera ; i generali Pcralta, Gentili. Casalta, Campi e Bonclli del pruno Impero; Felice Pasquale Bacciocchi. marito della principessa Elisìi, sorella di Napoleone I, principe di Lucca e Piombino, seguì nel 1815 la moglie in esiline mori nel 1811 a Bologna: conte Felice Bacciocclii. nipote del precedente, primo cameriere di Napoleone III, indi intendente generale dei teatri di Parigi, morto nel 180G; e finalmente il conte Vincenzo Benedetti, nato il 29 aprile 1817 a Bastia, dal 1855 direttore degli affari politici nel Ministero degli esteri, nel 1SG1 invialo straordinario a Torino, nel 1861- ambasciatore a Berlino, celebre pel suo contegno audace verso il re Guglielmo I di Prussia a Ems, da lui descritto nel libro .1 fa mizsion cn Prmpt, preludio della gran guerra del 1870. Dopo la caduta di Napoleone III, visse privatamente in Italia.