i\HH l'arte Quinta — Italia Insulare
   Finalmente nel Mediterraneo occidentale si dà il nome di Mare Corno e Mare Sardo a quei tratti di esso, elio lambono le coste delle due grand isole, da cui pigliali nome sino ad una certa distanza dai loro lidi verso ovest.
   Discorriamo ora particolarmente di tutti questi mari.
   [. — Mare Mediterraneo.
   K il man; ete> i nostri aulirli i pulii, i l'iomani, chiartfitttirjo, a Ìitifflì iliitHo, M\nf. vomui m ili ini la Francia aspira ora al predominio, clic le sani empre conlriMato    I Kcnicii seppero più di tulli fruire dei benefizi, che poteva appurlare il Mediterraneo, impiantami» nelle sue coste, qnifij1 colonie n stahiliiuraili commerciali detti da o*m Fattori*, le ipiali non poca civiltà sparsero rutila Spagna, nelle isoli- italiane e nelle erede dell Africa
   I Greci e.redi delle conquiste scientifiche e civili ili queste slirpi aMalirhc ed africane, per mezzi ilei Mciliterianco spargono la civiltà lungo le coste ili esso, ove poi IIonia e Girlaiiiite, in quelf lotta ili giganti, segnano un'era nuova nei fasti mondiali.
   Più lardi gli Arabi, precediili dagli I nni, (loti e Vandali, servendosi del mare, so^'iitgiiio I Fgiltn, l'Asia Minore la Itarberia, la Spagna e minai ano di sottomettere lotta l'Europa.
   II Mediterraneo ili venta sempre più la via delle nazioni durante il periodo delle Croci te, in cui Mutali) ili migliaia li* Europei si recano nel! \sia, spinti da uri nobile e santo ideale.
   Più lardi i Normanni si servono del inare per conquistare un regno nel mare meridionale, e pili taidi ancora sorgono le quattro repubbliche italiane ili Firenze, Venezia Pisa e Genova.
   F sulle spiaggie di questo mare nascono celebri viaggiatori liiaz, Vasco di Garna, Colombo, Cabotili, torte/., Pimrro, Almagro, Vespucci e la infinita schiera che a questi seguono, i quali i no-prono nuovi mondi, dando all'umanità un ricco patrimonio di scoperte scientifiche, che la fanno progredire di molti secoli.
   Sul Mediterraneo trova-i la storia dell'economia sociale, del traffico, del progresso, dei coiri-nierci e degli scambi, di tutto quanto insomma lui potuto concernere c compendiare il gran progresso non solo europeo, ma mondiale.
   1. Nome. — Nella liibbia, codesto mare, a ovest delti Palestina, e perciò dietro una pedona con faccia a est, è detto Mare occidentale o Posteriore (limixi, 24; Gioele, li, 20), ed anche Mure dei Filistei (Esodo, xxtl, 81), perchè questo popolo occupava la maggior parte delle sue spiaggie. Esso era soprattutto il Jlare Grande (Xumeri, xxxiv, 6, 1 ecc.), o, semplicemente, // Ilare (I He, v, 9, ecc.). Nell'istessa guisa, i poemi Omerici, Esiodo, i poeti Ciclici, Eschilo e Pindaro lo chiamano enfaticamente 11 Mare; e il logografo Ecateo parla di esso come II Gran Mare. Né gli storici e i geografi sistematici lo designano con alcuna denominazione particolare. Gli scrittori romani lo chiamano Mare interxcm (Pompon Mela, i, § 4; Pllv, hi, 8)0 Mare intestini») (Sali.., Jug., 17, ecc.), o, piò freqneiileinente, Mare nostrum, coinè dicemmo (Sall., Jug., 17, 18; Ces., lì. G., v, 1 ; Liw, xxvl 4-2, ecc.). L'epiteto di Mediterraneo non si trova negli scrittori classici e fu adoperato per la prima volta da Solino, grammatico del 300 circa dell èra nostra, autore del Poli si ore geografico, pubblicalo nel 1864 dal Moiiimsen. I Greci odierni lo chiamano Bianco \Iare ( 'Auiupt t)o!Xa    2. iéftpafia storica. — Rintracciare il progresso delle scoperte sulle acque e le sponde ih questo classico: mare sarebbe ini tesser ristora dell'umano incivilimento. Il Mediterraneo, clic non è per estensione paragonabile uè all'Atlantico, né al Pacifico, e neppure al Mare Indiano, è, non