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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Iugulale
   So l'a/mim ilei vento è spesso incomoda ed auro nociva, In mi; «wir/a è    in Francia, è noiosa (piando tira vento e malsana: quando non tira
   Avenio ventosa, Cuoi vento fastidiosa, Sine vento verienosa, Omni tempore odiosa.
   Or bene colerlo molto può ricevere in parte un'applii a/ione generale, e dove non tira vento re^na spesso quella terribile Maturili, die infesta tariti luoghi lungo le eoMc d -Il .Spagna, della I ne , della Sardegna e soprattutto della Corsica orientate, la campagna di [ionia e la Maremma, e da cui il vento d'ovest preserva le en-.te occidentali ddIT'uropa
   Il riparo delle montagne della Corsica entra senza dubbio per molta parte nella produzione della malaria delle basse sjiiaggic corse e deli.- ciMe d'Itoli i hi' stanno in farcia ad i .
   Il già citato Smjtli esamina In quistimie se dopo lioinolo — il quale vuoisi sceglieste un luogo salubre in mezzo ad una regione pestifera — il dima della campagna di IIonia sia cambiato o sia rimasto quale era allora; c'è d« temere clic sia peggiorato sensibilmente, poiché certi quartieri di Moina slcssa 11011 vanno immuni) iirll'aiiliiiinn principalmente, da codesto flagello che non ammette alcuna acclimazione. E giocoforza ricorrere ;i grandi lavori idraulici, a vaste bonifiche per sanare tanta parte d'Italia. L'Unì in e fatta, ora MstigiSfH fare gl'Italiani (jssc giustamente Massimo d Azeglio.
   0. Correnti del Mediterraneo. —Quanto le leggi della meccanica spieganti iiiaeMosainente e compiutamente nelle correnti, che solcano i grandi Oceani e clic dònno origine alle cinque grandi zone d'acque calde e di acque fredde urll'Atlantico del nord, udì'Atlantico del sud, nell'Oceai o Pacifico del nord, nell'Oceano Pacifico del sud e lilialmente nel mare delle Indie — altrettanto è difficile ben riconoscere le correnti del Mediterraneo, rinserrate in due bacini limitati, contrai Me dai venti, signoreggiale dai fiumi che vi si scaricano, dalle acque che arrivano dall'Oceano e finalmente da quelle die scendono dal mar Xe.ro.
   Secondo l'ipotesi di un geografo italiano, il Montanari — • siserva EliseoRéclus — una corrente costiera, penetrando nel Medilerraneo per lo stretto di Gibilterra, costeggierebbe le spiaggie dei paesi liarbareschi, della Cirenaica, dell'Egitto, entrerebbe ueil Arcipelago, dopo aver seguite le coste dell'Asia, quindi rifluirebbe per contornar 1 \driatico, il Tirreno, il mare di Francia, e rientrerebbe nell'Oceano dopo compiuto un intiero circuito. Carte particolareggiate rappresentano persino quesla supposta corrente, ma gli osservatori più autorevoli hanno indarno tentato di accertarne resistenza: noi) hanno riconosciuto che correnti parziali determinale sia dall afllus-o delle acque dell'Atlantico, sia dalla dilezione generale dei venti, chi una sovrabbondanza di acque fluviali o da un soverchio di evaporazione.
   « Gli è cosi che un movimento regolare del mare propaga, da ovest a est seguitando il litorale del Marocco e dell'Algeria; un'altra corrente segnalala dell Adriatico corre da nord a sud lungo le coste d'Italia mentre a ovest del Rodano l'acqua si dirige verso Cette e Port-Yendres. D'altra parte una corrente generale del Mediterraneo, se realmente esistesse, non potrebbe essere che superficiale affatlo, a cagione dell'alta sbarra o cresta sottomarina — di cui abbiamo già discorso — che rappicca la Sicilia alia Tunisia, e separa per tal modo i due grandi bacini dell'Oriente e dell'Occidente ».
   Il Mediterraneo appartiene ai mari fisiologicamente dipendenti: esso non può conservare la sua massa acquea, la sua salsedine, la sua fauna, ecc., se non mediante la sua comunicazione sempre ape; ta coli Atlantico. Se fosse chiuso lo stretto di Gibilterra, la sua acqua a poco a poco svaporerebbe, il bacino occidentale si separerebbe dall'orientale, ed anche quest'ultimo non potrebbe conservare il suo presente livello anco se il fosforo e i Dardanelli rimanessero aperti e il mar Nero continuasse a riversare per mezzo di essi il suo soverchio d'acqua, pei grandi fiumi che vi sboccano, nel Mediterraneo. Il tinaie è mal nudi ilo, per lo contrario, dai fiumi e svapora assai piti, principalmente a sud, sì elle 1 Atlantico dee sopperire alla deficienza d'acqua.