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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i\HH l'arte Quinta — Italia Insulare
   la larghezza dello stretto è occupata dalle acque che vengono dall'Atlantico; ma quando s'innalza la marea, il Mediterraneo lotta più energicamente contro la pressione dell'Oceano e nascono due controcorrenti, una clic costeggia il litorale dell'Europa, l'altra più poderosa che segue le coste dell'Africa dalla purità di Centa al capo Sparici. Oltre di ciò una controcorrente profonda trasporta verso 1 Atlantico le acque più salate, e per conseguenza più pesanti, della gran conca mediterranea ».
   IO. Maree ed evapniMoni del llcdilerraneo. Suol dirsi comunemente clic il Mediterranea non Ila maree se non in prossimità dello stretto di Gibilterra, ove propagarci quelle dell'Atlantico Sarebbe più esatto il dire clic il Mediterraneo non ha, su qua>, tutte le sue sponde, che maree irregolari ed incerte. L'alzarsi e l'abbassarsi della marea sono per altro sensibili a segno che i marinai greci ed italiani ne hanno sempre tenuto conto. Lungo le coste della Catalogna, della Francia, della Liguria, del Napoletano, dell'Asia Minore, della Siria e dell Egitto, le oscillazioni sono quasi impercettibili; ma sulle spiaggie della Sicilia occidentale e nell'Adriatico possono alzarsi sino ad oltre uri metro; quando sono sorrette ila una tempesta il dislivello dei flutti può persino raggiungere, in certi luoghi, 3 metri.
   A Venezia, in fondo all'Adriatico, le maree, rinforzate dal ristringirnento locale, sono sensibilissime ed oltrepassano spesso 1111 metro. E vero che l'azione del vento è accresciuta nella medesima proporzione ; ma giovandosi di osserv /.ioni fatte nei pleniluni! e nei novilunii, e durante le calme, il Toaldo ci ha dato buoni stridii degli inlliissi lunari e solari sul livello del mare in que' luoghi.
   Alessandria d'Egitto par abbia maree di almeno mezzo metro. L'ammiraglio Simili cita ancora altri luoghi ove l'influsso limi-solare non é dubbio. Egli attribuisce certe correnti dello stretto di Messina all'azione delle maree; ne risulterebbe che i due grandi bacini del Mediterraneo verserebbero successivamente le loro acque all'est o all'ovest e che per quest'angusta gola l'effetto dei dislivelli diverrebbe assai più sensibile.
   Finalmente nel golfo di Gabes il movimento si compie nel modo più normale con lo stesso ritmo dell'Oceano. L'unico bacino del Mediterraneo, in cui non siasi ancora osservato il flusso, è il mar Nero.
   Quando si vuol fare il bilancio del Mediterraneo relativamente alla determinazione più importante d'ogni mare, vale a dire la quantità d'acqua che contiene, non si trova che una causa di perdita, la evaporazione, mentre esso riceve il tributo delle acque di tutti i mari e di tutte le terre circostanti e per giunta la pioggia che cade direttamente nel suo bacino.
   Oltre quel che riceve dall'Oceano e dal mar Nero, l'Ebro della Spagna, il Rodano di Francia, il Tevere d'Italia — qui registrato sol per la celebrità del suo nome — il Po di Lombardia, l'Ebro della Tracia e finalmente il Nilo d'Egitto — senza contare un gran numero di altri fiumi senza importanza — vanno a scaricarsi nel Mediterraneo.
   Si può spiegare questa grande evaporazione osservando che i venti dominanti sono quelli del nord, i quali sono generalmente secchi, dacché l'aria contiene tanto meno di vapore quanto è ad una temperatura meno elevata. Ora, questi venti riscaldandosi sulla Francia, I Italia e la Grecia, divengono alti ad assorbire una maggior (piantila di umidità, che trasportano da ultimo, sopra i deserti dell'Africa, dell'Arabia e della Persia, per andare a produrre a sud la stagione delle pioggie tropicali.
   Quanto al vento d'ovest, il quale è generalmente umido, esso non giunge nel Mediterraneo che traversando le montagne della Spagna e della Francia, ove depone in gran parte la sua umidità ; questa deposizione dà origine alla Guadiana, alTago, al Duero, alla Gironda, alla Loira ed al Rodano. Questo vento d'ovest arriva dunque quasi asciutto nel bacino del Mediterraneo.
   Si è creduto in fine che il livello del Mediterraneo ricevendo da una parte la corrente dello Atlantico e dall'altra quella del mar Nero, dovesse trovarsi molto al di sotto di questi due mari e per conseguenza anche del mar Rosso, il quale comunica col Grande Oceano per mezzo dello stretto d liab-el-Mandeb. La spedizione francese in Egitto aveva asserito che il mar Rosso sorpassava il Mediterraneo nientemeno che di IO metri circa; il taglio deli istmo di Suez ha provato ch'erano fandonie scientifiche, come tante altre in voga a' di nostri
   41. Salsedine e temperatura del Mediterraneo.— Poiché il Mediterraneo riceve dall'Atlantico e dal mar Nero delle acque salse, che non ne escono se non per mezzo della evaporazione — vale a dire,