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l'arte Quinta — Italia Insulare
Il corallo rinviatisi priiicip.ilinente nei mari occidentali : pescatori — italiani la maggior parte, e questi Genovesi, Napoletani e Sardi — lo raccolgono non solo sulle guUc del Napaklarw e della Sicilia, nello stretto ili .Messina, sulle coste della Sardegna, ma anche nello stretto di Bonifacio (il Frchim (Jallicum degli antichi, clic separa la Corsica dalla Sardegnaal largo di Saint-Tropez, nelle vicinanze del capo Creus in Spagna e nei mari Barbareschi.
Le spugne usuali raccolgono nel golfo di Galles (Tunisia) e all'altra estremili del 'dediter-raiieo, sulle coste della Siria, dell'Asia Minore e nei bracci di mare che serpeggiano fra le Cirladi e I;e Sportili Da qualche anno se ne scoprirono bandii di qualche importanza intorno all'isola d. Lampedusa, che è divenuta infatti un mercato di spugne. Siccome questi; trovansi generalmente in profondità minori di quelle, ove starino i coralli — vale a dire, ila 5 a 50 metri — cosi è facile sovente pescarle tuffandosi, mentre il corallo si schianta con istrumenti di ferro, che ne raccolgono i frantumi misti alla inclina, alle alghe, e agli avanzi degli animaletti marini. Questa industria é ancora nel suo periodo barbarico CI).
Dopo la pesca, I estrazione del sale é la grande industria delle spiaggie mediterranee; ma, a somiglianza della pesca, essa è incora ili molti luoghi nel suo periodo primitivo; solo dirranle il corso del secolo nostro si é comincialo a procedere scientificamente all'estrazione del sale, della soda e delle al Ire sostanze contenute nell'acqua marina.
Il Medilerraneo è attissimo alla produzione del sale a cagione della temperatura elevata delle sue acque, della sua grande salsedine, della debole oscillazione delle sue inaree e della granile estensione di spiaggie quasi orizzontali, alternantrsi con le coste rocciose e i promontorio
In Francia, sulle sponde dello -lagno di Thau nella Carnarga e sul litorale d'Ilvères trovansi probabilmente le saline meglio disposte e più produttive; ina trovansene anche delle vastissime sulle coste della Spagna, dell Italia, della Sicilia, della Sardegna, della penisola Istriana e persino nei liman, o lunghe e larghe foci salate della Bessarabia, che contornano il mar Nero.
Il prodotto totale del sale nel .Mediterraneo si può distribuire approssimativamente come segue:
Italia . . .... Tonnellate 300,000
Francia > 250,000
Spagna. . ... , , » 200,000
Austria ......... > 70,000
Russia...............» 120,000
Altri paesi .............> 200,000
Totale . . Tonnellate 1,140,000
Produzione annua approssimativa della pesca nel Medilerraneo L. 75,000.000
del corallo......» 20,000,000
delle spugne » 1,000,000
» » del sale (1,400,000 tonn.). . =¦ 12,000,000
Totale . L. 108,000,000
13. f.mninrrnn e uavipziojie. — « I vantaggi che l'uomo può ritrarre direttamente, prosegue il Héclns, dal Mediterraneo basassi a considerare come di pochissimo valore a paragone del guadagno multiforme — economico, intellettuale e morale — che la navigazione di codesto mare ha procacciato all'ir man genere.
Come gli storici hanno spesso osservalo, le coste, le isole e le penisole del Mediterraneo greco e fenicio trovavansi disposte ìninibilmenle per agevolare ì primi principii del commercio marittimo.
(1J Circa 1000 pescatori esercitano la pesca del corallo in Italia, ritraendone ogni anno circa
1 milione di lire. Napoli, Genova e Marsiglia lavorano la materia greggia. La pesca delle spugne per contro è fatta in gran parte dai Greci, i quali ne vanno in cerca sulle cosle della Marmariea, di Barca e persino nella Piccola Sirti, a Lampedusa, ecc. Le migliori spugne pei bagni trovansi nell'Arcipelago e sulle coste della Siria.