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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Prima — Alta Italia
   Cenni storici. — Sul territorio della provincia di Alessandria, occupato presentemente da una popolazione robusta, di carattere gaio insieme e tenace e sommamente valorosa, stanziavano anticamente varie tribù liguri, di cui la più polente era quella degli Statielli che ritroveremo nel circondario d'Acqui. I loro centri principali, entro i limiti dell'odierna provincia, erano: Aquae Statiellae (Acqui), Asta Colonia (Asti), Nicea Talea (Nizza Monferrato) e Dertona (Tortona).
   Nei primi secoli del medioevo quasi tutta questa regione prese il nome di Monferrato e divenne celebre per la storia de' suoi marchesi e duchi che ne tennero il dominio per ben sette secoli.
   Aleramo, barone di origine germanica, vien considerato qual capo-stipite dei principi di Monferrato, che, in numero di 35 e per lo spazio ragguardevole di 738 anni, ebbero il dominio di questa provincia, dapprima col titolo di marchesi e poi con quello di duchi. Tredici di essi appartennero alla discendenza maschile di Aleramo; dodici alla casa imperiale dei Paleoioghi, che regnava a Costantinopoli e discendente in linea femminile dallo stesso Aleramo ; gli altri dieci, congiunti a questi ultimi per sangue, appartennero ai Gonzaga, duchi di Mantova. Nessuno di questi principi tenne sede nel Monferrato e pochi dei primi dimorarono nelle loro città principali di Acqui ed Alba, bensì in Occimiano, Trino, Chivasso, Moncalvo e Pontestura. Impadronitisi poi, nel 1378, di Casale, fermaronvi la loro stabil dimora e la resero la piazza più forte d'Europa del secolo XVII.
   Il Monferrato dividevasi in Alto e Basso : il primo stendevasi dalla sponda destra del Tanaro sino all'Apennino ; e il secondo, dal Tanaro sino alle sponde del Po. Le città principali del Basso Monferrato erano Alessandria, Asti, Casale Monferrato, Valenza e quelle dell'Alto, Mondovì, Acqui ed Alba. I territori di Alessandria e di Tortona seguirono generalmente le sorti del Milanese e quello di Novi Ligure con-sideravasi dipendente da Genova, a cui aspira sempre a ricongiungersi.
   Una parte cospicua del Monferrato passò a Casa Savoia col trattato di Cherasco del 1631 ; un'altra parte nel 1707, quando l'ultimo dei Gonzaga fu spogliato del ducato di Mantova; nel 1735 fu aggregato ai possedimenti della stessa Casa il territorio di Tortona con le Langhe e, nel 1814, quello di Novi Ligure.
   I marchesi e duchi di Monferrato formarono una delle più illustri e potenti famiglie di principi che fiorirono in Italia nel medioevo. Essa contese a lungo alla casa di Savoia la signoria del Piemonte; diede alle crociate un maggior numero di eroi di qualunque altra casa sovrana d'Europa e regnò nel medesimo tempo a Casale, in Tessaglia e a Gerusalemme.
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