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I. - Circondario di ALESSANDRIA
Il circondario di Alessandria ha una superficie di 860 chilometri quadrati (antichi dati ufficiali) e una popolazione, alla fine del 1887, di 162,997 abitanti. Nel 1881 il capoluogo o centro principale (Alessandria) contava 30,761 abitanti (popolazione presente), e l'intiero comune 62,464 abitanti. Il circondario comprende 11 mandamenti con 34 comuni.
MANDAMENTI
ALESSANDRIA 4° e 2° . . . BASSIGNANA......
BOSCO MARENGO ....
CASSINE .......
CASTELLALO B0RHIIU . . FELIZZANO......
0VIGLI0.......
SAN SALVATORE NONFERRATO
SEZZÈ........
VALENZA .......
COMUNI
Alessandria.
Bassignana, Alluvioni Cambiò, Montecastello, Pavone d'Alessandria, Pietra Marazzi, Rivarone. Bosco Marengo, Fresonara, Frugarolo. Cassine, Borgoratto Alessandrino, Frascaro, Gamalcro. Castellazzo Bormida, Casalcermelli.
Felizzano, Castello di Annone, Cerro Tanaro, Quargnento,
Quattordio, Refrancore, Solero. Oviglio, Masio.
San Salvatore Monferrato, Castelletto Scazzoso, Lu.
Sezzè, Castelspina, Predosa.
Valenza, Lazzarone, Pecetto di Valenza.
Il circondario d'Alessandria è in collina per due terzi e per un terzo in pianura. Due fiumi, il Po ed il Tanaro; tre torrenti, vale a dire, la Bormida, l'Orba ed il Belbo, e numerosi rivi intersecano ed irrigano in ogni senso l'Alessandrino.
Il Tanaro lo divide in tutta la sua lunghezza da ovest a est per una linea di 67 chilometri ed è navigabile da Alessandria al Po dal mese di ottobre a quello di aprile. Il Po, che entra nel territorio comunitativo di Lazzarone e scorre sino a Bassignana per un tratto di 9540 metri, è navigabile in tutte le stagioni, ma allaga sovente le terre che stendonsi lungo le sue sponde.
Oltre ai detti fiumi servono all'irrigazione del circondario alcuni canali, dei quali il principale è quello detto di Carlo Alberto, che deriva dalla Bormida nel territorio di Gassine e sbocca nel Tanaro passando per Alessandria.
Questo canale fu scavato sin dalla metà del secolo XIV e si mantenne in buono stato fino al 1700 col nome di Betale. Per tutto il secolo scorso e per una parte del presente, vale a dire sino al 1832, rimase abbandonato ; nel detto anno, sotto la protezione di re Carlo Alberto, si diede principio alla sua ricostruzione, la quale fu condotta felicemente a termine nel 1839 a spese di una società privata. È lungo 26 chilom., ha una larghezza media di 5 m. e traversa i sei comuni di Castelnuovo, Sezzè, Gamalero, Frascaro, Borgoratto ed Alessandria. La sua portata doveva essere di 400,000 cubi metrici d'acqua da distribuirsi in 24 ore per irrigare 6000 ettari di
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