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Parte Prima — Alta Italia
Alessandria, per accondiscendenza al medesimo, assunse il nome di Cesarea, nome che i suoi cittadini ripudiarono poi, memori come la loro città colla gloriosa denominazione di Alessandria seppe rintuzzare con tanto valore e fortuna la baldanza del potente imperatore. Nel 1236 strinse alleanza ed amicizia con Mondovì; la memoria
di tale patto è viva ognora negli abitanti delle due città sorelle; ed infatti essi si considerano fra loro come concittadini. Ebbe Alessandria lunghe e sanguinose contese con Acqui, a causa della giurisdizione ecclesiastica; fu gravemente danneggiata da Federico II perchè aveva parteggiato per Ottone. A causa delle intestine discordie cadde in potere, prima degli Angioini, e poi dei marchesi di Monferrato, dai quali passò ai Visconti ed agli Sforza e poscia agli Spagnuoli, che vi dominarono per circa 170 anni. Finalmente nel 1706 passò sotto il governo di Vittorio Amedeo II duca di Savoia, che ne prese solennemente possesso 1'8 marzo 1707; possesso ratificato dal trattato di Utrecht nel 1713. Sullo scorcio del secolo passato, in forza della pace di Parigi (15 maggio 17%) Alessandria fu presidiata dalle armi francesi ; nel 1798 ebbe governo repubblicano; nell'anno seguente fu invasa dalle truppe austro-russe, capitanate dal maresciallo Suwarow e dallo czarevits Costantino. Dopo la battaglia di Marengo, vinta da Napoleone I il 14 giugno 1800, Alessandria fu incorporata alla Francia e divenne capoluogo del dipartimento di Marengo ed una delle prime piazze di guerra del vasto Impero francese.
Con la pace del 1814 ritornò sotto il governo de' suoi legittimi sovrani. Nel marzo 1821 fu centro dei moti che aspiravano alle libertà costituzionali e all'unità d'Italia, essendosi ivi emanati i primi decreti per la costituzione di un governo provvisorio, decreti in cui per la prima volta si fe' esplicito cenno della ricostituzione del regno d'Italia sotto la monarchia sabauda. Dal 1821 al 1823 la sua cittadella fu occupata dai soldati austriaci. Nel 1833 fu scoperta in Alessandria la cospirazione della Giovane Italia per il risveglio alle idee di libertà e di indipendenza; cospirazione che costò la vita ad alcuni, fra i quali l'alessandrino Andrea Vochieri sovraccennato. Nel 1818 furono rinchiusi vari prigionieri di guerra nella cittadella, la quale dopo l'infausta battaglia di Novara ebbe per parecchio tempo guarnigione mista di Austriaci e Piemontesi.
Uomini illustri. — Alessandria vanta non pochi uomini insigni nelle scienze, lettere ed arti, frai quali meritano speciale menzione i seguenti: Fra Enrico Bencio
Fig. 23.
Lapide commemorativa della spedizione di Crimea in Alessandria (da fotogr. di F. Castellani).
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