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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   fino al 1612; Gerolamo Ghilini, pure autore degli stessi Annali fino al 1659; Giuseppe Bissati, giureconsulto, pubblicò memorie sopra Alessandria; Giuseppe Antonio Chenna, autore dell'opera: Del vescovato, dei vescovi e delle chiese della diocesi di Alessandria; Giovanni Migliara e Carlo Canigia, celebri il primo nella pittura ed il secondo nella scultura; Boidi Giuseppe Gaspare Ardizzoni, colonnello di stato maggiore col generale Colli nell'anno 1796 contro i Francesi nell'Apennino, deputato del dipartimento di Marengo, vice-presidente del corpo legislativo; finalmente il cardinale Luigi Billio, che ebbe una parte importante e forse principale nella compilazione del Sillabo, e la cui effigie marmorea venne collocata nella cattedrale.
   Molli cittadini illustrarono la patria col loro valore e coi loro talenti militari, ed i nomi dei Guasco, Trotti, Firuffino, Lanzavecchia, Castellani, Inviziati, Straneo, Ghilini, Boidi ed altri occupano un posto insigne nella storia. In tempi a noi più vicini, il cittadino che maggiormente si rese illustre fu Urbano Rattazzi, ch'ebbe tanta parte nella politica e nell'amministrazione dello Stato ; ad esso Alessandria innalzò meritamente un monumento.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P1 T. e Str. ferr. Torino-Alessandria.
   Mandamento di BASSIGNANA (comprende 6 Comuni, popol. 9543 ab.). — Territorio fertilissimo in pianura e forse il più acconcio della provincia alla coltivazione del frumento. I colli feraci abbondano di vigneti, dai quali ricavansi vini squisiti, ricercatissimi in Lombardia.
   Bassignana (3617 ab.), chiamato da Giorgio Menila Augusta Vagiennorum o Bagie-norum o Basiniana. — Giace sopra un pianoro non lungi dallo sbocco del Tanaro nel Po e dista 18 chilometri da Alessandria. Parrocchia di Santo Stefano; ospedale sin dal 1200.
   Cenni storici. — Fu già munito d'un forte, a difesa dell'estremo punto orientale dei domimi dei marchesi di Monferrato. Ludovico di Savoia l'espugnò nel 1447; Francesco Sforza nel 1454; l'ebbero i Francesi nel 1459. Con atto dei 20 ottobre 1513 Massimiliano Sforza, duca di Milano, ne investì a titolo di feudo il marchese Giuseppe Del Maino, confermato poi da Carlo V con diploma del 1524, cui fu dato il titolo di conte con altro del 31 luglio 1564; lo riebbero i Francesi nel 1635 e nel 1656. Qui vennero a battaglia, nel 1745, le truppe gallo-ispane sotto il comando del maresciallo francese Maillebois contro le austro-sabaude, comandate da Carlo Emanuele III, il quale rimase sconfitto, ma si ricattò poi abilmente mediante la politica accorta del suo ministro Bogino. Le sue fortificazioni furono smantellate nel 1691 e nel 1745.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — Ps T.
   Alluvioni Cambiò (2126 ab.). — Sta tra il Po e il Tanaro, in basso luogo, sulla strada postale che da Tortona mette a Mortara, a chilometri 4.35 da Bassignana. Parrocchia di San Carlo e chiesa sontuosa di Sant'Anna nella borgata di Grava. Bel palazzo con giardino della famiglia Bellingeri. È un avanzo dell'antico borgo di Sparvara ingoiato nel secolo XVII dalle acque del Tanaro e del Po. Fu separato da Bassignana nel 1819.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P® T. a Sale.
   Montecastello (1451 ab.). — Giace a sinistra del Tanaro, sull'ultimo ed altissimo colle della catena subapennina consecutiva a quella del Monferrato; ha una chiesa parrocchiale d'ordine dorico e di antica costruzione; e sul vertice del suddetto colle scorgesi un magnifico castello (donde il nome) con altissima torre (fig. 25).
   Cenni storici. — Nel secolo XI era in dominio della città d'Alessandria. Nel 1447 fu occupato dal duca di Savoia in guerra con gli Alessandrini. Nel 1455 fu infeudato ai marchesi Stampa di Milano, signori di Trumello, con titolo comitale.
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