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Parte Prima — Alta Italia
Pecorelli, Sebastiano Ghislieri, Corrado Manlio, Giovanni Giacomo Manlio, Gregorio Paleari, ecc. Alessandro Sanquirico, scenografo, architetto e decoratore sommo; Milano ne serba ancora onorata memoria.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Alessandria — P* T. e Str. ferr. Basai uzzo -Frngarolo.
Fresonara (1483 ab.). — Giace presso l'Orba, in mezzo ad ondulazioni di terreno formate dagli ultimi contrafforti del subapennino, che si perde nella pianura alessandrina.
Cenni storici. — I beni del territorio, in un col castello, appartenevano sin dal 1179 all'abate del monastero di San Salvatore di Pavia, il quale li vendè, nel 1249, al comune di Alessandria. Nel 1284 i Dal Pozzo li tolsero agli Alessandrini, sconfiggendoli presso Porta Marengo. Divenne poi proprietà dei Visconti di Milano, indi degli Anfossi di Novi Ligure e poscia della nobile casa Trotti di Milano. Filippo II di Spagna lo confermò ai Trotti di Vinzaglio, patrizi alessandrini. Nel secolo scorso passò ai conti di Vistarino di Pavia.
Uomini illustri. — Diede i natali al medico Stefano Bisio, che nel secolo scorso fu medico e consigliere alla Corte del re di Polonia e professore all'Università di Vilna.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Tortona — P* T. a Bosco Marengo.
Fregarolo (2680 ab.). — Sulla destra dell'Orba e della strada che va da Alessandria a Novi Ligure. Parrocchiale di San Felice (fig. 27) ed Ospedale fondalo nel 1859.
Cenni storici. — Fu donato da Federico I imperatore nel 1164 ai marchesi di Monferrato. Morto il duca Filippo Maria Visconti nel 1447, l'occuparono i Francesi sino al 1521; lo distrussero gli Alessandrini nel 1555; quindi lo riedificarono. Appartenne alla contea di Tortona, ai Visconti di Milano, dato come dote a Bianca, figlia naturale di Filippo Maria, quando ella maritossi con Francesco Sforza. In seguito appartenne ai Crera, agli Anfossi ed ai Pusterla.
Coli, elett. Aless. IV (Acqui) — Dioc. Aless. — P2 T. e Str. ferr. Aless.-Genova e Frugarolo-Basaluzzo.
Mandamento di CASSINE (comprende 4 Comuni, popol. 8935 ab.). — Territorio sparso in colline e piccoli piani, presso la Bormida. La coltura predominante nella parte bassa è quella del frumento; nella parte in collina la vite, produttiva delle migliori uve del Piemonte.
Cassine (5521 ab.). — Parte in colle e parte in pianura presso la valle d'Alessandria, da cui dista 22 chilometri. Due chiese parrocchiali, di Santa Caterina e di San Lorenzo, e di una magnifica chiesa del secolo XIII, che il Comune ha ora ristau-rala. Nuovo palazzo comunale di non mediocre architettura sulla piazza. Due Opere pie. Stazione meteorologica diretta dal cav. dott. Lorenzo Peverati, che la impiantò e la mantiene a spese proprie.
Cenni storici. — Nell'età di mezzo si reggeva a Comune. In causa dell'agitarsi delle fazioni sofferse saccheggi ed incendi, ora per parte degli Alessandrini, ora dei Milanesi. Facino Cane lo tolse agli Alessandrini ; Francesco Sforza lo cedette più tardi ai marchesi di Monferrato; indi questo Comune tornò agli Sforza. Nel secolo XVII se ne impossessarono gli Spagnuoli, smantellandone il forte. Fra le sue varie signorie si nota quella dei Zoppi e dei Cuttica alessandrini, i quali lo goderono come possesso feudale col titolo di marchesi.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P* T. e Str. ferr. Alessandria-Savona.
Borgoratto Alessandrino (962 ab.). — Sta sulla strada provinciale Acqui-Savona presso la Bormida e il canale Carlo Alberto. Parrocchiale dell'Assunta del 1668 e piazza pubblica ornata di una bella casa comunale di moderna costruzione.
Cenni storici. — Il Durando, nel suo Piem. Cisp. 1 e 8, mette che ivi èsistesse la città ligure chiamata da Plinio Baldiratium o Barderate. Si trova menzionato in
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